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Foresti e Missoni: recuperato l'aereo del disastro

Ieri è stata riportata a galla la fusoliera del dell’aeromobile YV2615, affondato nell’arcipelago di Los Roques.
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La notizia è stata diffusa ieri dal sito venezuelano Noticias24: l’aereo scomparso lo scorso 4 gennaio e su cui viaggiavano i Missoni e i Foresti è stato recuperato. A diffondere l’informazione il procuratore generale Luisa Ortega Diaz. La quale ha riferito che è stata riportata in superficie la fusoliera dell’aeromobile YV2615, affondato nell’arcipelago di Los Roques.
 
I lavori per recuperare il velivolo erano cominciati lo scorso 17 novembre: il relitto è rimasto sotto il mare dall’inizio dell’anno quando era scomparso dai radar mentre effettuava un viaggio con a bordo Vittorio Missoni, la moglie Maurizia Castiglioni e i bresciani Guido Foresti ed Elda Scalvenzi. Manca ancora «una piena identificazione dei corpi» hanno riferito le autorità, ma è quasi certo che i cadaveri appartengano alle due coppie di amici. Così era infatti emerso dai primi prelievi di campioni biologici prelevati dai sommozzatori. 
 
Il velivolo era stato individuato lo scorso 27 giugno a circa 80 metri di profondità e 13 miglia nautiche da Gran Roque. A metà ottobre era iniziato il complesso lavoro di recupero dell’aereo, ormai ridotto a carcassa, e dei suoi occupanti. Quando venne annunciato l’avvio della spedizione, il procuratore generale Ortega Diaz precisò che pezzi di aereo erano dispersi in undici punti diversi. Inoltre decise  che l’analisi dei resti sarebbe cominciata dalla fusoliera, recuperata da un gruppo di subacquei attraverso l’uso di due grandi globi.
 
«Un’operazione complessa» come l’hanno definita le stesse autorità. Ma necessaria per scrivere la parola fine a una tragedia cominciata nove mesi fa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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