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Fonderia Raffmetal a Pontevico, esposto degli ambientalisti in Procura

Dubbi sull'impatto ambientale: Europa Verde presenta una formale richiesta di intervento al Ministero della Transizione ecologica
Il fronte del «no»: la fonderia dovrebbe sorgere in località Gauzza - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il fronte del «no»: la fonderia dovrebbe sorgere in località Gauzza - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Appello al Ministero ed esposto degli ambientalisti: «Agire in via d’urgenza per fermare la realizzazione della fonderia a Pontevico che rappresenterebbe un potenziale pericolo per la salute e il territorio». Europa Verde Brescia ed Europa Verde Pontevico, tramite il loro legale Francesco Paolo Perez, hanno presentato una formale richiesta di intervento al Ministero della Transizione ecologica e alla Procura di Brescia, per impedire la costruzione dell’impianto da parte della Raffmetal srl.

«La presentazione formale della richiesta - spiegano Salvatore Fierro e Alessandro Pesenti di Europa Verde - si è resa necessaria perché sia il Comune di Pontevico sia la Provincia di Brescia hanno ignorato le richieste avanzate dalla cittadinanza, volte ad ottenere chiarimenti sulle possibili ripercussioni del nuovo impianto sull’ambiente e sulla salute della popolazione. L’istruttoria è andata avanti in silenzio e adesso, nella più totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, e in contrapposizione con le loro prerogative, si è giunti all’emanazione di un parere motivato finale, propedeutico all’approvazione definitiva del progetto».

A detta degli ambientalisti e di alcuni cittadini contrari alla realizzazione, il nuovo stabilimento «aggraverebbe ancor più una situazione già drammatica per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e acustico», si legge nel comunicato diffuso da Europa Verde. Oltre a questo esposto alcuni mesi fa anche l’onorevole Dori Devis presentò un’interrogazione sulla delicata questione al ministro della Salute, a quello della Transizione ecologica e al ministro dello Sviluppo economico.

«Europa Verde ribadisce - sostengono - che è in essere un danno all’ambiente, visto che nello stesso studio di impatto ambientale presente agli atti dell’istruttoria amministrativa, si parla in fin dei conti di una grave situazione di inquinamento diffuso che già caratterizza tutta l’area ove insiste il comune di Pontevico e le sue frazioni. Perciò, certamente occorre impedire la realizzazione del nuovo impianto, il quale aggraverebbe la situazione, ma non basta impedire il nuovo impianto:occorre rimediare ad una situazione che già adesso è pregiudizievole per l’ambiente e per la salute, oltre che illegale».

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