Fanghi contaminati Wte: «Abbiamo detto no e avevamo ragione»
La sindaca Cristina Almici di Bagnolo Mella ricostruisce gli attriti con l’azienda al centro dell’inchiesta della Procura di Brescia
Spandimento dei fanghi - © www.giornaledibrescia.it
«Ci hanno chiesto se avevamo necessità di fertilizzare e arare qualche terreno, ci hanno spiegato che avrebbero pensato loro, senza spese, a tutto. Abbiamo detto no». Così, nella maxi inchiesta a carico della Wte sullo spandimento di fanghi non depurati che dalla Bassa si è allargata a tutto il Nord Italia, si fa strada anche la voce degli agricoltori che hanno opposto un netto rifiuto per difendere la loro terra. Un modus operandi che, come nel caso del Comune di Bagnolo, ha spinto l’Amministra
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