Famiglia narcotizzata e derubata
«È brutto se ti entrano in casa. Ma è ancor peggio se ti addormentano e armeggiano a trenta centimetri dal tuo viso». A lui, Maurizio Galli, imprenditore di Capriano del Colle, è successo: con la tecnica del forellino i ladri si sono introdotti dalla finestra nella sua bella villetta con giardino, hanno narcotizzato lui, moglie e figlia e hanno rovistato in ogni dove. Risultato? Se ne sono andati con due orologi di valore (uno era un Rolex), due iPhone aziendali, gioielli di famiglia (tra i quali anche un solitario), contanti e carte di credito. «Adesso abbiamo paura», commenta la moglie ripensando a quel furto.
Il colpo è stato messo a segno nella notte tra sabato e domenica «dopo le 5.20 - precisa il capofamiglia, titolare di quattro gelaterie - perché a quell'ora mi sono alzato un attimo e ho guardato l'orologio». I ladri, «sicuramente dei professionisti», hanno forzato un'anta del salotto e hanno fatto un forellino nel serramento per riuscire così, infilando un arnese, a girare la maniglia e ad entrare. Una volta in casa, nella villetta di via Gramsci, probabilmente «hanno spruzzato qualcosa per rendere il nostro sonno profondo», aggiunge la moglie, e hanno messo a soqquadro ogni stanza.
«Hanno aperto tutti i cassetti - racconta il marito, ancora visibilmente scosso -, hanno guardato in ogni angolo, addirittura sotto il lavello e nei comodini, a trenta centimetri da dove stavamo dormendo. Hanno avuto il tempo di fare tutto quello che volevano e di scegliere con cura cosa portare via. Sul divano abbiamo infatti trovato ciò che hanno scartato: la mia patente, il mio portafoglio, alcuni vestiti...».
La famiglia Galli si è accorti del furto attorno alle 9. «Ho sentito mia figlia (di 20 anni, la prima che è riuscita a svegliarsi - ndr) che urlava e mi sono precipitato da lei - racconta il padrone di casa -. La casa era sotto sopra. Che brutto momento».
La moglie sta ancora male a ricordare quanto successo: «Non abbiamo sentito nulla - sottolinea la donna -, nemmeno la sveglia. Anche il nostro cagnolino dormiva. Noi di solito ci alziamo alle 7, non più tardi. Domenica ci sentivamo addormentati». Seppur provati dalla dinamica del furto e dall'entità del bottino, i Galli si sentono comunque fortunati di non essersi accorti di nulla: «Hanno trovato tutto a portata di mano - racconta il marito -: un orologio era sul tavolo del salotto, il mio portafoglio era nella giacca. Hanno capito che non avevamo la cassaforte. E si sono accontentati». I Galli domenica hanno poi denunciato l'accaduto ai carabinieri.
Questo è il secondo furto che nel giro di pochi anni la famiglia ha subito: «La volta precedente - racconta la moglie - erano entrati da un'altra finestra e ci avevano portato via dei gioielli». Non molto tempo fa Maurizio Galli aveva sventato un furto nella villetta dei vicini: «Era una domenica pomeriggio - racconta -. Stavo parcheggiando lungo la strada quando ho notato tre energumeni aggirarsi attorno alla casa di fronte. Ho chiesto loro se stavano cercando qualcuno e improvvisamente sono scappati».
Ora i Galli hanno paura. «Non siamo tranquilli - commenta il capofamiglia -. Dormiamo con i comodini appoggiati alla porta. E continuiamo a pensare a quel furto. Le inferriate non le vogliamo: ci sembrerebbe di stare in prigione. Idem l'allarme: i nostri vicini hanno installato sistemi di sicurezza di ultimissima generazione, ma i ladri sono entrati anche da loro senza troppi problemi».
Barbara Bertocchi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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