Bassa

Ex Metalli Capra, parte la riconversione «a impatto zero»

L’area di 40mila metri quadrati è stata acquisita dalla Menoni di San Zeno: sarà un deposito di metalli
Il sopralluogo di Comune e Provincia sul sito dell’ex Metalli Capra a Montirone - © www.giornaledibrescia.it
Il sopralluogo di Comune e Provincia sul sito dell’ex Metalli Capra a Montirone - © www.giornaledibrescia.it
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La seconda vita del sito Metalli Capra di Montirone si concretizzerà a partire dalle prossime settimane, quando la nuova proprietà - la Menoni Metalli srl di San Zeno - prenderà possesso dell’area acquistata all’asta lo scorso autunno, ad un prezzo ribassato di circa 3,3 milioni nella gara pubblica indetta dal collegio dei curatori (i professionisti Stefano Midolo, Leadro Di Prata e Davide Felappi). A tre anni dalla sentenza di fallimento della società metallurgica bresciana, che prima della crisi contava una forza lavoro di oltre 130 addetti, il sito produttivo della Bassa - 40mila metri quadrati, di cui 10mila coperti - sarà al centro di un’operazione di rigenerazione industriale.

Nei giorni scorsi il vicepresidente della Provincia Guido Galperti e il sindaco di Montirone Filippo Spagnoli hanno svolto un sopralluogo, in vista dell’avvio delle procedure di voltura dell’Autorizzazione Integrale Ambientale. 

Rassicurazioni 

«È stato un incontro molto positivo - conferma Spagnoli -. Eravamo preoccupati sia del fatto che la nuova proprietà avesse intenzione di utilizzare le autorizzazioni ereditate dalla vecchia proprietà, sia che utilizzasse da subito lo scalo ferroviario. Su entrambi i temi la proprietà ci ha dato le risposte che volevamo: ovvero il sito sarà utilizzato come deposito e, al momento, lo scalo ferroviario non sarà utilizzato, non andando a stressare la nostra linea ferroviaria. Molto positivo anche lo smantellamento della struttura di trattamento delle scorie, che ha causato danni ambientali incalcolabili. Dal punto di vista ambientale è un risultato importante: con l’acquisto del sito si vede la luce per un veloce smaltimento dei rifiuti stoccati nello stabilimento di Montirone. La nostra amministrazione vigilerà su tutti i passaggi con l’aiuto della Provincia, che si è sempre dimostrata molto attenta a questa partita».

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La riconversione e lo smaltimento rifiuti

Dai prossimi giorni saranno avviate, su incarico dei curatori, le attività di smaltimento dei rifiuti non radioattivi come allumina, polveri post-combustione, la sabbiatura della tettoia esterna, scorie saline e acque di salamoia. Attività che si concluderanno alla fine di marzo. Per quel che riguarda invece le 22 tonnellate di materiali radiocontaminati da Cesio 137, eredità della Metalli Capra, si trovano in sicurezza all’interno di un bunker realizzato a metà degli anni ’90 in cemento armato nella zona a est del sito. Una struttura di stoccaggio più moderna e all’avanguardia potrebbe essere realizzata dalla nuova proprietà utilizzando il milione stanziato dal Ministero della Transizione ecologica e accreditato attraverso la Prefettura. Come si accennava la Menoni Metalli, attiva nel recupero e trattamento di metalli non ferrosi e ferrosi, utilizzerà il sito come deposito. «Tale attività, a zero emissioni - dichiara il vicepresidente della Provincia Galperti - rientra a pieno titolo nel novero di quelle attività economiche che concretizzano le caratteristiche dell’economia circolare sempre più presente nel sistema produttivo bresciano.

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