Bassa

Evaso dai domiciliari sulla panchina: assolto

La storia di Ilario B, clochard con precedenti finito sotto processo per essersi allontanato dai giardini che aveva eletto come domicilio
AA

«Io ero appena stato eletto sindaco e mi ricordo bene quella persona, dormì alcune notti su una panchina, poi gli offrimmo una struttura, ma sono 2 anni che non sappiamo dove sia». Lo ha detto il sindaco di Borgosatollo, Francesco Zanardini, che 5 anni fa si occupò del clochard finito sotto processo per essersi allontanato dai giardini dietro alla sede del Comune che aveva indicato come domicilio.

L’uomo, Ilario B. poco più che quarantenne, alle spalle diversi precedenti penali, doveva sottostare infatti ad una misura restrittiva, ma ad un controllo non era stato trovato e quindi era stato condannato in primo grado a 10 mesi, per essere poi assolto in appello. «L’uomo aveva indicato come domicilio la sede del Comune di Borgosatollo doveva aveva vissuto alcuni anni dopo essersi sposato - ha spiegato il sindaco -. Non potendo dormire all’interno aveva trascorso alcune notti nel giardino esterno, ma io non conosco con esattezza gli estremi della vicenda giudiziaria, di sicuro dopo qualche giorno accettò di trasferirsi in una struttura usata dal comune per varie attività». Il clochard visse alcuni anni in zona, poi in paese non ne seppero più nulla. «Credo sia finito di nuovo nei guai con la giustizia - ha detto il sindaco -. So che si è fatto vivo con l’assistente sociale che l’aveva seguito negli anni scorsi, noi siamo pronti ad aiutarlo se vuole tornare, certo compatibilmente con le sue aspettative e con le tante richieste di soccorso a cui dobbiamo far fronte in questo momento di crisi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia