Emergenza casa e affitti: sette Comuni della Bassa tendono una mano a chi non ce la fa
La casa che non c’è, il reddito che non basta. È appena stato pubblicato il Piano triennale dell’offerta abitativa pubblica dei Comuni dell’Ambito 10 della Bassa bresciana orientale: sette paesi (Acquafredda, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Montichiari, Remedello e Visano), Montichiari capofila nel redigere la road map del triennio appena cominciato.
Il Piano vuol essere una mappa contestuale, che da un lato traccia il quadro (affatto rincuorante) e dall’altro offre spunti e prospettive: cosa si fa, e cosa si farà, per far fronte all’emergenza affitti che negli anni diventa via via più stringente. Misure in essere e strategie. In primo luogo, gli aiuti. E quindi le misure regionali per sostenere le famiglie in affitto sul libero mercato: la Misura unica del Fondo per la locazione e il Fondo per la morosità incolpevole.
Nel triennio 2020/2022 con la Misura Unica si sono assegnati nell’Ambito più di 533mila euro per sostenere cittadini con un Isee inferiore a 35mila euro, titolari di un contratto di locazione sul libero mercato: i destinatari sono stati 571. Il Fondo inquilini morosi incolpevoli ha stanziato oltre 344mila euro per i due Comuni (Calcinato e Montichiari) ad alta tensione abitativa, per contrastare le situazioni di sfratto mediante un contributo ai cittadini, utile a sanare la morosità incolpevole fino a 12mila euro. I beneficiari sono stati 49.
Poi, il contributo di solidarietà ordinario, sempre previsto dalla Regione e finalizzato ad assicurare un sostegno al pagamento delle spese per la locazione, da una parte, per i primi tre anni, agli indigenti che entrano negli alloggi SAP, dall’altra agli inquilini SAP in comprovate difficoltà: in tutto sono stati assegnati più di 127mila euro.
Tre le progettualità sui temi dell’accesso e del mantenimento dell’abitazione, messe in campo in questo triennio dai Comuni d’Ambito. Il primo è Area 25: spazio per fornire interventi di supporto in emergenza, prima accoglienza e orientamento per utenza fragile e vulnerabile, con possibilità di accoglienza temporanea notturna per brevi periodi. Cinque posti letto, per un progetto del valore complessivo pari a 134mila euro. Poi, la sperimentazione dell’Agenzia dell’abitare: uno sportello di orientamento per inquilini e proprietari, ma anche osservatorio permanente sulle criticità dell’abitare. La sperimentazione partirà in estate e durerà un anno, per un costo complessivo pari a 20mila euro. Poi, il potenziamento dell’housing temporaneo attraverso la ristrutturazione e l’adeguamento di 4 unità immobiliari a Montichiari (in totale 15 posti letto), con progettualità individualizzate. Il costo di questa operazione, finanziata con il Pnrr, è pari a 710mila euro.
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