Ecocalvina: «La sospensione è eccessiva»
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«Riteniamo che una sospensione così lunga sia eccessiva perché non ci sono gli estremi per rischi dal punto di vista ambientale e perché gli incidenti che ci sono stati in precedenza sono stati risolti. Sospendere per sei mesi l’attività di un’azienda che è una start up, significa metterla in serio pericolo di chiusura definitiva».
Così Giuseppe Giustacchini, responsabile tecnico dell’Ecocalvina di Calvisano, replica alla decisione della Provincia di sospendere per sei mesi l’Autorizzazione integrata ambientale per il depuratore dell’azienda di via Canossi.
«Ribadiamo che non ci sono gli estremi per rischi dal punto di vista ambientale - rimarca Giustacchini -. E alle accuse dei comitati (che hanno protestato per molestie olfattive, morie di pesci e sversamenti nel vaso Palpice, ndr) replichiamo che siamo assolutamente estranei ad ogni responsabilità sull’inquinamento di acqua e aria. Peraltro il nostro scarico delle acque reflue è disattivo dal 23 marzo. Inoltre per lo sversamento del 23 luglio si è trattato di 10 litri di acqua organica derivanti dall’irrigazione del biofiltro. Un pozzettino ha avuto un guasto, che già stato sistemato».
Ecocalvina, conclude Giustacchini, chiederà un incontro alla Provincia, «richiedendo una riduzione della sospensione. E confermeremo che invieremo entro i termini stabiliti dalla diffida un nuovo progetto di copertura e aspirazione delle vasche. Se non avremo risposte positive, non ci resterà che ricorrere al Tar».
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