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Ecco come crescerà l’istituto agrario Einaudi di Chiari

Presentato il progetto da tre milioni. In autunno il bando per i lavori, cantieri al via nel 2020
Istituto agrario Einaudi di Chiari - © www.giornaledibrescia.it
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L’Einaudi di Chiari è pronto a espandersi.

Il progetto di ampliamento dell’istituto agrario è stato presentato ufficialmente a palazzo Broletto, ed è il frutto di una gestazione di quasi quattro anni e della sinergia fra Provincia, Comune di Chiari e dirigenza scolastica della struttura. Il nuovo plesso sorgerà su un terreno attualmente libero e accessibile da via Fratelli Sirani, adiacente alla struttura già esistente dell’Einaudi. Nuovi spazi.

L’investimento, che ammonta a tre milioni di euro, troverà sostegno in gran parte nei fondi della Provincia e per il 10 per cento nelle casse del Comune. Il bando per l’assegnazione dei lavori sarà ufficializzato il prossimo autunno, mentre il cantiere del primo lotto, quello più corposo (2 milioni di euro), verrà aperto, salvo imprevisti, nella primavera del 2020. Questa prima fase porterà alla costruzione di una nuova struttura dotata di otto aule di 50 metri quadrati ciascuna, tre locali ad uso del personale, servizi e locali tecnici. Sarà una costruzione a risparmio energetico e coerente con il contesto ambientale circostante.

Alla chiusura dei lavori del primo lotto, ipotizzata per l’estate del 2021, verrà dato il via al secondo cantiere (1 milione di euro), dedicato alla realizzazione di un piano interrato dotato di quattro laboratori per le esercitazioni, spogliatoi e magazzini.

Investimento. «Nonostante la denatalità e il futuro calo generalizzato delle iscrizioni agli istituti superiori abbiamo ritenuto che l’interessamento nei confronti delle professioni nel settore primario meritasse uno sforzo da parte nostra - dice il presidente della Provincia, Samuele Alghisi -. Si investe sull’istruzione, sui giovani e sul loro futuro». Plaude al lavoro anche il sindaco di Chiari, Massimo Vizzardi: «Nell’ultimo quinquennio la scelta del Comune di investire quasi 20 milioni in istruzione anziché in spazi ad uso direzionale e commerciale è stata rispettata. Con questo ampliamento si intende proporre agli studenti un’offerta formativa sempre più gratificante, e rendere l’indirizzo agrario più concreto».

Dello stesso avviso la dirigente scolastica dell’Einaudi, Vittorina Ferrari: «In pochi anni abbiamo più che raddoppiato i nostri iscritti passando da quota 900 a quasi duemila studenti. L’Einaudi è attento a una visione dell’agricoltura supportata dalle innovazioni nel campo della robotica, dell’analisi digitale della qualità dei terreni e dell’aria. Il settore vitivinicolo e agricolo troveranno nei nostri studenti delle persone pronte per il mercato del lavoro».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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