Bassa

È morto il chirurgo e senatore Giancarlo Bruni

Primario all’ospedale di Montichiari venne eletto a Palazzo Madama nel 1996. Sabato i funerali in Sant'Afra
Il sen. Giancarlo Bruni -  © www.giornaledibrescia.it
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La medicina e la politica. Sono state le passioni di una vita del chirurgo e senatore Giancarlo Bruni, morto mercoledì sera in Poliambulanza. Aveva 83 anni. Nato a Chiari il 18 marzo 1938, Bruni è stato primario di Chirurgia generale all’ospedale di Montichiari. A palazzo Madama fu eletto il 21 aprile 1996 con Rinnovamento Italiano per la tredicesima legislatura nel Collegio Garda-Montichiari. Nella fase finale del suo impegno politico attivo - dal luglio 1999 al maggio 2001 - aveva aderito al Gruppo di Forza Italia.

Per la morte del senatore Bruni «profondo cordoglio» è stato espresso dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono e della Giunta comunale. Dopo l’elezione a senatore, a Palazzo Madama è stato vicepresidente della Commissione permanente Igiene e sanità (dal 1996 al 2001) e anche membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema sanitario (dal 1997 al 2001).

Dal 1996 al 2001 ha fatto parte del Comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa. «Professionista stimato e capace, ha servito il suo territorio sia da medico che nelle vesti di senatore. Ai familiari e agli amici del senatore Bruni vanno le mie più sentite condoglianze insieme a quelle di tutta la Giunta comunale», ha dichiarato il sindaco Del Bono. Durante i lavori della dodicesima Commissione Sanità, presieduta da Rosy Bindi, il senatore Bruni si era battuto per l’approvazione dell’utilizzo delle cellule staminali per finalità terapeutiche. Da chirurgo, a Montichiari dove ha esercitato negli anni Novanta prima degli impegni romani, aveva sperimentato una tecnica di intervento alla tiroide facendo ricorso all’agopuntura in alternativa all’anestesia.

«Era un precursore in molti ambiti della chirurgia generale, convinto che la disciplina dovesse continuamente aprirsi alle novità per dare le migliori risposte ai pazienti» afferma un collega e amico dei tempi ospedalieri, epoca in cui la riforma formigoniana della Sanità lombarda era ancora lontana e nell’organizzazione territoriale c’erano ancora le Usl e non erano ancora comparse le aziende ospedaliere, tantomeno le aziende sociosanitarie territoriali.

I funerali del senatore Bruni si terranno domani, sabato, alle 10.30 nella chiesa di Sant’Afra in fondo a corso Magenta. Vedovo da dodici anni, lascia nel dolore la figlia Carla e il genero Beppe, oltre alle amate nipotine Ginevra e Beatrice, a cui vanno le più sentite condoglianze della redazione del Giornale di Brescia.

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