Bassa

Dopo mesi di indagini, individuati i 10 vandali dello spray

Imbrattavano i muri degli edifici, ora dovranno ripulire gli stabili e pagare una sanzione
I segni poco artistici lasciati sulla cinta del parco di palazzo Bertazzoli - © www.giornaledibrescia.it
I segni poco artistici lasciati sulla cinta del parco di palazzo Bertazzoli - © www.giornaledibrescia.it
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Li chiamano graffiti. Ma spesso han tutta l’aria di essere la traduzione nobile di scarabocchi. Negli ultimi tempi ha creato disagio e preoccupazione a Bagnolo lo stato di degrado nel quale si sono venuti a trovare i muri di parecchi edifici pubblici e privati a causa di quei segni, lasciati nottetempo, quale firma di inciviltà.

Ma ora quella firma ha portato all’identificazione degli autori, una decina di ragazzi, minorenni e no. Commenta il sindaco Cristina Almici: «Si era trattato di un vero e proprio attacco al decoro. Negli ultimi mesi, perciò, abbiamo dato il via ad un’attenta attività investigativa, con il coinvolgimento della Polizia locale e della Polizia di Stato».

Un lavoro attento e meticoloso, per il quale il sindaco e l’assessore alla sicurezza Riccardo Pasca ringraziano le forze dell’ordine e che esaminando i segni lasciati sui muri e comparandoli con simili tracce in altri paesi o in città, ha permesso di mettere a punto anche la strategia d’azione dei gruppi in questione, spesso in movimento con mezzi propri o pubblici, con l’intento di lordare i muri non solo di Bagnolo.

A Bagnolo, poi, i graffitari «stranieri» hanno trovato emulatori nostrani, ricchi di propria inventiva nello scarabocchiare. Insomma, il Comune, esasperato per i continui imbrattamenti degli edifici, alcuni mesi fa ha deciso di intervenire presentando denuncia contro ignoti, così da far scattare le indagini. L’attività investigativa ha portato ad individuare, come si diceva, un gruppo di una decina di giovani, maggiorenni e minorenni, alcuni residenti a Brescia ed in altri paesi della zona, due a Bagnolo.

Per tutti, ci sarà l’obbligo di ripristinare la situazione precedente per gli edifici presi di mira, con l’aggiunta di una multa; se non venisse ripristinato quanto sporcato, saranno a loro carico i costi sostenuti da terzi per ripulire. E se per i graffitari fuori paese la gestione dell’intervento è un poco più complessa, con la collaborazione comunque delle Polizie municipali, a Bagnolo le cose procedono con speditezza: «Qui - considera il vicesindaco Pietro Sturla - è più facile gestire la faccenda, visti anche i rapporti diretti con gli interessati e le loro famiglie. Importante l’azione riparatoria e la sanzione, entrambe educative al senso civico, nella loro concretezza».

In quanto alla libera e lecita espressione grafica, un apposito spazio era stato predisposto nella cinta del parco Bertazzoli, in parte preso di mira, pure quello, da atti vandalici.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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