Dopo il sequenziamento di Omicron, a Pontevico più limitazioni
La variante Omicron preoccupa ma non allarma eccessivamente i cittadini di Pontevico, primo Comune bresciano dove è stata scoperta dopo un tampone eseguito su una 50enne, ma l’Amministrazione comunale ha deciso di mettere le mani avanti redigendo un’ordinanza ad hoc.
Il documento, firmato dalla sindaca Alessandra Azzini proprio ieri mattina, detta misure più restrittive rispetto a quelle previste dal Governo a livello nazionale. «Per una maggior sicurezza bisogna fare molta attenzione - spiega il comandante della Polizia locale, Luca Leone -, soprattutto in un periodo come questo in cui i contagi dei paesi della provincia seguono l’andamento nazionale e sono in crescita. La parola d’ordine è quindi attenzione: continuiamo certo la nostra vita quotidiana, ma con maggior prudenza».
II provvedimento firmato da Azzini impone ai pontevichesi un uso più restrittivo delle mascherine, per esempio anche all’esterno dei pubblici esercizi, bar o ristoranti. Mascherine obbligatorie anche al mercato settimanale o in zone all’aperto dove non è possibile mantenere il distanziamento. «Il nostro intento non è quello di allarmare, ma di prevenire - sottolinea il sindaco -. Questa ordinanza vuole essere una sorta di monito per i cittadini a mantenere un comportamento maggiormente prudenziale anche in vista delle festività natalizie. Non siamo ancora usciti dalla pandemia, i contagi stanno aumentando e c’è ancora tutto l’inverno davanti, quindi quello che mi sento di dire è: non abbassiamo la guardia».
Ancora nessuna novità, infine, in merito alla genotipizzazione svolta da Ats sui tamponi dei familiari della donna positiva alla variante Omicron.
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