Bassa

Dopo 100 anni nella tomba i nemici diventano amati fratelli

Ieri l'omaggio a Pietro Berah e Grijgordeh Ela, due giovani soldati austriaci prigionieri che morirono nella Bassa
Autorità a giovani studenti al cimitero di Milzanello per la cerimonia  © www.giornaledibrescia.it
Autorità a giovani studenti al cimitero di Milzanello per la cerimonia © www.giornaledibrescia.it
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Da odiati nemici ad amati fratelli.  È la sorte toccata a Pietro Berah e Grijgordeh Ela, due giovani soldati austriaci che, sul finire della Prima Guerra Mondiale, vennero fatti prigionieri dagli italiani, quindi condotti a lavorare nelle campagne della Bassa, dove morirono a causa della famigerata influenza Spagnola, il 31 ottobre del 1918.

Furono sepolti nel piccolo cimitero di Milzanello, dove ancora riposano sotto due modeste croci in pietra. Un secolo dopo grazie alla Croce Nera d’Austria i nomi e la vicenda dei due giovani sono spuntati dalle pieghe dalla storia. E ieri mattina sono stati resi gli onori ai due sfortunati giovani.

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