Bassa

Diede fuoco alla moglie: condannato a 14 anni di carcere

L'uomo si avventò sulla moglie due anni fa perchè troppo occidentale. L'avvocato: «Il mio assistito condannato come se avesse ucciso»
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Secondo processo e seconda condanna per Ajaib Singh, il 33enne indiano che la sera del 20 novembre 2015 a Dello diede fuoco alla moglie Pinky, perché troppo occidentale. Il giudici della Corte d’Appello hanno confermato i 14 anni di carcere per l’uomo, presente in aula come la vittima, nel frattempo diventata ex moglie dopo aver ottenuto la separazione.

Per il tentato omicidio Ajaib Singh, difeso dall’avvocato Gianfranco Abate,  non ha mai mostrato pentimento vero. «La circostanza di essere dispiaciuto per quanto accaduto è stata praticamente estorta dal difensore in chiusura del suo esame» scrissero i giudici di primo grado. La parola «scusa» Pinky, madre di due figli testimoni della tragedia due anni fa, non l’ha mai sentita pronunciare dall’uomo che aveva spostato in un matrimonio combinato. «Di occasioni ne ha avute ma non ha mai chiesto scusa» conferma l’avvocato Luca Broli, legale di Pinky. «Il quadro accusatorio era granitico ed è stato confermato perché inattaccabile».  

«Condanna assolutamente ingiusta - commenta l'avvocato dell'imputato Gianfranco Abate - il mio assistito condannato come se avesse ucciso»

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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