Bassa

Dieci aziende in campo per potenziare la base di Ghedi

Si contendono lavori per 120 milioni di euro utili a creare spazi per ospitare i nuovi F35
Nuovi ambienti per gli F35 - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nuovi ambienti per gli F35 - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Avanti tutta con il potenziamento dell’aerobase di Ghedi. Un’operazione da 120 milioni di euro che, senza modificare il perimetro dell’aeroporto militare, consentirà di costruire nuove strutture utili, tra le altre cose, ad ospitare i caccia di quinta generazione.

Dieci aziende hanno risposto all’appello: sono disposte ad occuparsi della progettazione esecutiva dell’intervento e ad eseguire concretamente i lavori. Sette sono già state ammesse alla gara, nei confronti delle altre tre è stata avanzata una richiesta di chiarimenti su questioni di carattere tecnico.

Adesso una commissione dovrà mettere a confronto le loro proposte e decidere - sulla base di criteri come l’offerta economica e i tempi stimati - a chi affidare l’onerosa operazione. Chi si aggiudicherà il maxi appalto avrà cento giorni di tempo per elaborare il progetto esecutivo delle opere. Altri novecento giorni serviranno per svolgere i lavori. Come recita il bando in questione «le opere devono essere completate entro gennaio 2022».

Si procederà poi all’allestimento delle infrastrutture realizzate e alla posa degli arredi e delle attrezzature «in vista dell’arrivo del velivolo previsto per luglio 2022». Ricordiamo che il bando per la progettazione definitiva e il coordinamento della sicurezza era stato aggiudicato, un anno fa, allo studio Proger spa di Pescara in partnership con lo studio di ingegneria Manens-Tifs di Padova.

Entrando più nel dettaglio l’operazione (stimata inizialmente in 60 milioni di euro) prevede la riorganizzazione degli spazi interni dell’aerobase di Ghedi. E, in particolare, «la realizzazione di hangar di manutenzione - leggiamo nel nuovo bando - , linee volo 1 e 2 con 15 hangaretti ciascuna, palazzina comando e simulatori, warehouse, polo tecnologico, centrali elettriche, opere di urbanizzazione e predisposizione impianti dati e telecomunicazione». I nuovi fabbricati dovranno essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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