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Delitto Desirée, torna la stagione dei «veleni» e dei volantini

Maurizio Piovanelli viene definito «un burattino»: in un altro «messaggio» accuse agli inquirenti
Maurizio Piovanelli, il padre di Desirée, la 14enne barbaramente uccisa nel 2002 - © www.giornaledibrescia.it
Maurizio Piovanelli, il padre di Desirée, la 14enne barbaramente uccisa nel 2002 - © www.giornaledibrescia.it
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Due fogli A4, scritti, stampati e appesi in via Damonte. Dove le persone citate non potevano non vedere. Lungo le strade di Leno si torna - anche se forse non si è mai smesso - di parlare dell’omicidio di Desirée Piovanelli. La 14enne ammazzata da tre coetanei - Nico, Nicola e Mattia che hanno scontato la condanna - e un adulto - Giovanni Erra ancora in carcere - all’interno della Cascina Ermengarda nel settembre del 2002.

Una mano ignota ha attaccato Maurizio Piovanelli, il padre della vittima, l’uomo che ha fatto riaprire l’inchiesta sulla morte della figlia perchè sostiene che ci sia un mandante ancora libero. L’indagine bis, dopo che il pm Barbara Benzi ha ascoltato i quattro condannati, potrebbe chiudersi nelle prossime settimane...

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