Bassa

«Delitti bresciani», la nuova puntata del podcast è sull'omicidio di Marilia Rodrigues

La donna è stata uccisa a Gambara nel 2013 dall'amante e padre della figlia che portava in grembo, Claudio Grigoletto
Marilia Rodrigues, uccisa nell'agosto del 2013 a Gambara
Marilia Rodrigues, uccisa nell'agosto del 2013 a Gambara
AA

Marilia Rodrigues è stata uccisa insieme al suo sogno di una famiglia, insieme alle promesse fatte per ingannarla, insieme alla bambina che portava in grembo e che il padre non voleva. Marilia è stata uccisa nell'ufficio in cui lavorava, nella sede della società dalla quale da due mesi non riceveva lo stipendio. Marilia è morta a 29 anni senza la sua famiglia che vive in Brasile.
Per quell'omicidio, dal settembre del 2013, è in carcere il pilota d'aerei e istruttore di volo Claudio Grigoletto, datore di lavoro di Marilia e padre della bambina che la ragazza aspettava e anche delle due bambine avute dalla moglie. La più piccola nata proprio mentre Marilia era incinta.

Una storia che raccontiamo nel nuovo episodio di «Delitti bresciani», il podcast del Giornale di Brescia realizzato da Andrea Cittadini sulle grandi vicende di cronaca nera e giudiziaria della nostra provincia diventati poi casi nazionali. La nuova puntata, come le precedenti, è disponibile gratuitamente su Spreaker, Spotify e sulle principali piattaforme audio.

La scoperta del cadavere

Una pagina di cronaca nera della nostra provincia che si è aperta alla fine dell'estate del 2013 quando il proprietario di una palazzina di Gambara sente un forte odore di gas provenire dagli uffici che ha affittato alla Lk Aviation. Era il pomeriggio del 30 agosto. Aprendo la porta con la copia delle chiavi che aveva tenuto per eventuali emergenze, che era regolarmente chiusa, il geometra capisce che l'odore arriva da lì e avanzando nel corridoio vede a terra il corpo di una giovane donna, coperta di giornali in parte bruciati e con accanto una bottiglia di acido muriatico.

L'edificio a Gambara in cui è stato trovato il cadavere - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'edificio a Gambara in cui è stato trovato il cadavere - Foto © www.giornaledibrescia.it

Immediatamente ha allertato i carabinieri e quello stesso pomeriggio a Gambara, nella Bassa, arrivano anche il magistrato di turno e il medico legale. La ragazza viene subito identificata: è la 29enne brasiliana Rodrigues Silva Martins Marilia, ex assistente di volo e ora segretaria della Lk aviation.

Quello che vedono all'interno dell'ufficio sembra indicare un gesto deliberato. La donna ha in mano un accendino, gli abiti sono parzialmente bruciati e il tubo di alimentazione della caldaia a gas dell'ufficio è staccato, il rubinetto del metano completamente aperto. Ma è solo un goffo tentativo.

L’avvio delle indagini per omicidio

Le macchie di sangue nella stanza e sui mobili e soprattutto i segni di violenza sul corpo della ragazza dicono che è stata uccisa. Strangolata come testimoniano le echimosi sul collo. La 29enne brasiliana è morta da diverse ore, probabilmente dal giorno prima.

L'ufficio è affittato ad una società che ha due soci. Il primo, Roberto Tomellini, è in vacanza in Abruzzo con la famiglia e con Marilia ha avuto solo rapporti professionali: «Una gran lavoratrice, veniva in ufficio fin dal mattino anche se le telefonate con il Brasile per ragioni di fuso si aprivano tutte dalla sera, voleva far decollare la nostra società», mentre sui rapporti che la ragazza aveva con il socio spiega «non sono a conoscenza di una loro relazione sentimentale ma al campo volo girava voce che fossero amanti».

Il 31 agosto, all'una di notte, il pm Ambrogio Cassiani interroga, come persona informata sui fatti, Claudio Grigoletto. Racconta di aver visto Marilia per l'ultima volta alle 15.30 del 29 agosto in ufficio. E di averla salutata dopo averle portato una bottiglietta d'acqua comprata nel bar vicino. Aggiunge di aver provato a chiamarla al telefono alle 18. «Per chiedere della documentazione, ma non mi ha risposto» dice. E sul bambino che la donna aspettava? Racconta di essere a conoscenza della gravidanza, nega di essere il padre e anche di avere una relazione con la 29enne. E ipotizza che il padre del bambino possa essere un certo Paolo di Pordenone, con il quale Marilia avrebbe avuto una storia.

La relazione tra Marilia e Claudio

Claudio Grigoletto e Marilia Rodrigues - Foto © www.giornaledibrescia.it
Claudio Grigoletto e Marilia Rodrigues - Foto © www.giornaledibrescia.it

In quei giorni però Procura e Carabinieri ascoltano tutte le persone vicine alla ragazza e al suo datore di lavoro e ricostruiscono un quadro diverso. Claudio Grigoletto e Marilia Rodrigues avevano una relazione, lei era molto innamorata e quando era rimasta incinta lui le aveva promesso di lasciare la moglie per trasferirsi con lei, un agente immobiliare testimonia di averli accompagnati a vedere un appartamento a Mazzano, le dipendenti di un albergo dove Marilia ha vissuto dopo essere stata dimessa dall'ospedale hanno spiegato che ha lasciato la camera per trasferirsi da lui. La conversazione con le impiegate è avvenuta la mattina in cui è stata uccisa.

Grigoletto negli interrogatori parla anche di un ex fidanzato di Marilia e di un altro uomo con cui aveva avuto una relazione. Rintracciati e interrogati risultano del tutto estranei al delitto ma l'ex mostra un messaggio, ricevuto dalla 29enne in cui Marilia dice: «Claudio mi racconta un sacco di palle ma è il padre del mio bambino».

Gli inquirenti sono convinti che Claudio Grigoletto abbia ucciso Marilia e la bimba che portava in grembo e che abbia cercato di sviare le indagini inscenando un suicidio. Dal 3 settembre, indagato e fermato come indiziato di delitto, il pilota è in carcere. Fino a quel giorno la moglie, a cui ha confessato la relazione, lo ha sempre sostenuto.

L’ammissione dell’omicidio e la condanna

Claudio Grigoletto durante il processo per l'omicidio di Marilia Rodrigues - Foto © www.giornaledibrescia.it
Claudio Grigoletto durante il processo per l'omicidio di Marilia Rodrigues - Foto © www.giornaledibrescia.it

Le indagini proseguono e gli elementi sul conto di Grigoletto aumentano. In particolare viene trovato del sangue della ragazza sul tappetino dell'auto dell'uomo. Nell'interrogatorio del 13 settembre l'ex pilota confessa e ammette di aver ucciso Marilia Rodrigues.

Aveva spiegato che da luglio c'erano state discussioni per la richiesta della ragazza di andare a vivere insieme e che poi, il giorno in cui l'aveva uccisa, c'era stata una lite molto accesa. Marilia si era fatta insistente, minacciava di chiamare sua moglie. Nella prima versione dice che Marilia sarebbe caduta dopo che le aveva dato uno schiaffo, sbattendo contro lo stipite di un mobile.

Il 17 febbraio 2014 davanti alla Corte d'assise di Brescia prende il via il processo di primo grado: in una sofferta deposizione spiega quello che è accaduto e motiva i suoi gesti dopo che aveva ucciso la ragazza: «Volevo solo restare ancora qualche giorno con la mia famiglia». Il processo si conclude con la condanna all'ergastolo che viene poi ridotta 30 anni nell'Appello.

La mamma di Marilia

La mamma di Marilia Rodrigues con il papà di Claudio Grigoletto - Foto © www.giornaledibrescia.it
La mamma di Marilia Rodrigues con il papà di Claudio Grigoletto - Foto © www.giornaledibrescia.it

In queste fasi entra in scena una figura destinata a lasciare il segno in tutta la vicenda. La mamma di Marilia. La donna, arrivata dal Brasile per portare la salma della figlia in patria dopo il funerale, è protagonista di un toccante incontro con il padre di Grigoletto che condivide il suo dolore e dice «Io un figlio non lo ho più».

Un anno più tardi ancora la mamma di Marilia ammette di aver perdonato Grigoletto: «Lui non si rende conto di quello che ha fatto. Non è un problema mio, ora è una questione tra lui e Dio. Io non sono in grado di dire se lui merita il mio perdono, ma io merito la pace perché se non faccio così come faccio ad andare avanti». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato