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Danno erariale, condannato il sindaco di Pontevico

Decisione della Corte dei Conti per incarichi affidati ad un architetto e ad un geometra
DANNO ERARIALE, SINDACO CONDANNATO
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«L’affidamento ad personam di un incarico dirigenziale comporta un danno erariale per l’ente locale».
Con questa motivazione la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Lombardia, ha condannato il sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni, e altre quattro persone, al pagamento in favore del Comune, di un danno stimato inizialmente in 99.870,77 euro. 

L'importo ricalca esattamente le somme corrisposte dal Municipio all'architetto Antonella Loda e al geometra Tiziana Azzanelli, cui la giunta presieduta da Bozzoni, tra il 2011 e il 2012, ha conferito rispettivamente l’incarico di responsabile dell’area tecnica del Comune e attività inerenti l'edilizia privata ed urbanistica. Con il sindaco sono stati condannati anche Francesco Guarnieri, all'epoca vicesindaco, Felice Franchi, assessore anziano, Stefania Maroli, responsabile del servizio finanziario del Comune e il segretario comunale, Francesco Lograno. 

Secondo la procura contabile ciascuno, secondo il ruolo ricoperto nell'adozione delle delibere, «ha determinato il conferimento diretto dell'incarico ad personam (alle due professioniste ndr), senza avere preventivamente fissato i criteri per la selezione e valutazione dei curricula dei potenziali aspiranti né adottato misure di pubblicità, ma effettuando tale scelta sulla base di una valutazione personale ampiamente discrezionale». Un comportamento che, secondo i giudici, non esclude «il dolo o quantomeno la colpa grave», avvenuto «in assenza di presupposti normativi» e violando il Regolamento per l'affidamento di incarichi individuali, approvato dallo stesso Comune di Pontevico, che all'art. 2 punto 6 stabilisce che «in caso di mancato rispetto del Patto di stabilità non possono essere conferiti incarichi per l'anno successivo». Violazione che si è effettivamente verificata nel 2010.

Nella quantificazione del danno erariale la Corte ha comunque tenuto conto dei vantaggi conseguiti in conseguenza degli incarichi, seppur illegittimi, e delle retribuzioni che in ogni caso il Comune avrebbe dovuto erogare in favore del funzionario destinato a svolgere quelle mansioni. L'importo complessivo del danno si è quindi ridotto a 30mila euro. 

Il ricorso. «Stiamo valutando se fare ricorso», è il commento del sindaco Bozzoni, che difende le sue scelte. «Con quegli incarichi - conclude - abbiamo fatto risparmiare soldi al Comune di Pontevico».

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