Danni alla stazione «per divertimento»: sette minori nei guai
Hanno devastato la stazione dei treni di Pontevico e Robecco e poi, una volta intercettati, hanno ammesso di averlo fatto per divertirsi insieme agli amici. Sono tutti e sette minorenni gli autori dei raid vandalici che la scorsa settimana hanno interessato a più riprese la stazione ferroviaria del paese bassaiolo. Ad individuarli sono stati gli agenti della Polizia locale dell’Unione lombarda dei Comuni di Pontevico e Robecco, diretti dal comandante Luca Leone.
I giovanissimi, come detto tutti minorenni (e residenti nel Cremonese) saranno denunciati alla Procura dei minori con l’accusa di atti vandalici e danneggiamenti di una struttura ad uso pubblico. Utilizzando anche alcuni sassi prelevati lungo i binari della linea Cremona-Brescia, hanno danneggiato pesantemente la stazione. A denunciare lo stato in cui versava lo scalo ferroviario sono stati alcuni pendolari che il 14 gennaio scorso hanno allertato le forze dell’ordine.
Immediati i controlli da parte della Polizia intercomunale: proprio il comandante Leone, durante un sopralluogo avvenuto nella stazione il giorno successivo alle segnalazioni, ha notato due giovani che, prima di salire a bordo del treno diretto per Cremona, hanno danneggiato in modo pesante la sala d’attesa. Immediata la richiesta di supporto ai colleghi del nucleo di pronto intervento della Polizia locale di Cremona che hanno identificato i due adolescenti appena scesi dal treno. Con un’attenta ricostruzione dei fatti e tramite anche il sistema di videosorveglianza comunale, sono stati successivamente individuati anche gli altri cinque ragazzi, tutti di età compresa tra i 16 e 17 anni che, il giorno precedente, avevano preso a sassate la struttura adibita a servizio pubblico. Alcuni di loro si sono giustificati sostenendo di aver semplicemente preso parte ad un gioco tra amici.
«Questa operazione ha permesso - spiega il comandante Leone -, grazie naturalmente al supporto della Polizia locale di Cremona, d’identificare tutti i soggetti coinvolti che ho interrogato personalmente. A questi ragazzi, dopo la loro ammissione di colpa, mi sono sentito di consigliare, per il futuro, di divertirsi nel rispetto della legalità e senza farsi in azioni tanto sconsiderate».
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