Dalla Libia il progetto per fare dell'aeroporto di Montichiari il «ponte per l'Africa»
Sta circolando a Tripoli un progetto il quale punta a fare dell'aeroporto di Montichiari l'hub europeo di un «ponte per l'Africa» che farebbe perno sulla Libia per «aprire nuove prospettive di interscambio» commerciale.
L'iniziativa è di una giovane associazione imprenditoriale, Casa Italia Libia, e della Camera di Commercio libica italiana presieduta da Anwar Abousetta, come risulta da una brochure elettronica. Il progetto «a costo zero per l'Italia» è stato già presentato al ministero dei Trasporti libico, ha rivelato Vincenzo Massardi, Segretario Generale di Casa Italia.
L'aeroporto bresciano Gabriele D'Annunzio di Montichiari si trova in una «delle aree più dinamiche» d'Italia dal punto di vista economico, viene sottolineato nel documento ricordando la presenza di autostrade (l'A4 - in cui confluiscono l'A35 e l'A21 - e l'A22), di una dogana sempre operativa, di magazzini anche con un'area a temperatura controllata, un «polo logistico» con raccordo ferroviario a meno di 20 km (quello di Lonato Spa che peraltro offre vari vantaggi in fase di sdoganamento), di spedizionieri con «pluridecennale esperienza come Tre Esse». È previsto anche un instradamento via mare.
Massardi, rispondendo a domande dell'Ansa ha sottolineato che un futuro hub bresciano potrebbe servire, oltre all'Italia del nord, anche Austria, Germania, Slovenia, Croazia e Ungheria («ma c'è già un interessamento da parte francese», ha rivelato). La Libia è una potenziale porta verso vari Paesi del Sahel e di altri più a sud, giustificando l'attributo di ponte per l'Africa, ha sostenuto l'imprenditore con mezzo secolo di esperienza nel Paese nordafricano. Attualmente molti flussi commerciali passano per Istanbul, in Turchia, ha ricordato Massardi.
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