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Dalla carrozzina all'aereo, Marco contro le barriere

Marco Cherubini, disabile per un incidente, è vicinissimo al brevetto di volo con 1300 ore di volo sugli ultraleggeri.
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Volare nonostante la disabilità. E il sogno ad alta quota diventa realtà.

Il protagonista è il 42enne Marco Cherubini, nato a Seniga, che dall’età di 22 anni, a causa di un incidente in auto, è paralizzato alle gambe. Ma non ha mai voluto lasciare lo sport.

«Inizialmente praticavo sci a livello agonistico - racconta Marco - e proprio in quell’ambiente ho conosciuto il mondo del volo. Nel 2006 ho ottenuto l’attestato per pilotare gli ultraleggeri e dal 2007 ho iniziato l’addestramento per volare con la pattuglia WeFly».

Ma cos’è WeFly? «È essenzialmente una pattuglia acrobatica diversa dalle altre perché composta per due terzi da piloti con disabilità. Con me c’è Alessandro Paleri, di Locate Varesino e il nostro istruttore Erich Kustatscher di Bressanone. A Caposilei, vicino a Jesolo, abbiamo la nostra scuola specializzata proprio per insegnare anche ai disabili».

Marco con alle spalle 1.300 ore di volo in giro per il mondo, dopo essere diventato pilota di ultraleggero ha un nuovo obiettivo: raggiungere la licenza di pilota privato, una abilitazione che in Italia non si poteva ottenere fino a poco fa.

E per questo ha lottato duramente cambiando la legge. «Sono stato respinto alla prima visita medica a Milano, ho fatto ricorso e ottenuto il nullaosta. È stata una battaglia durata due anni: oggi anche in Italia un disabile può ottenere, mediante un corso di teoria e determinate ore di pratica, questa licenza».

Il sogno di Marco sta per avverarsi. Dopo aver passato l’esame teorico nel 2012, per quello pratico manca ancora un ultimo nullaosta da parte di Enac, dopo di che completerà il training ad aprile, quando potrà sostenere l’esame pratico.  Marco ha già superato le barriere della disabilità.  E presto, molto presto andrà pure oltre il mito di Icaro.

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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