Da Chiari a Lampedusa per commemorare le tragedie del mare
Hanno pubblicato post e stories fin dalle 5 del mattino le ragazze dell’istituto Einaudi di Chiari accompagnate dalle professoresse Corsini e Lotta, partite per Lampedusa stamattina in vista delle iniziative programmate dal «Comitato 3 ottobre» per commemorare il naufragio del 3 ottobre 2013 in cui morirono 368 migranti. Le giovani parteciperanno a tavole rotonde e laboratori che per tre giornate animano l’isola.
Tutte hanno l’obiettivo di parlare con chi soccorre i migranti in mare, con chi li accoglie e magari anche con qualcuno dei sopravvissuti, consapevoli che sarà «una cosa mentalmente pesante», come ci ha detto Alice, ma sicuramente interessante e carica di stimoli. Un’esperienza che le studentesse raccontano quasi in tempo reale ai loro compagni rimasti a Chiari sul profilo Instagram @gutenguys.
Un’esperienza «che mi aspetto mi insegni molto; mi aspetto di provare empatia per le persone che vedono queste cose tutti i giorni» ha spiegato Emanuela, mentre Nadia è determinata a sentire i sopravvissuti. Lei che aveva un nonno arrivato dal Marocco proprio su una carretta del mare, e che «per dare un futuro ai suoi quattro figli ha affrontato il viaggio per ben quattro volte».
In mattinata sull’isola un traghetto ha preso fuoco senza però che si registrassero feriti. L’unica ripercussione per il viaggio delle studentesse bresciane è stato un ritardo di due ore del volo da Palermo all’isola.
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