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Da cava a discarica: Systema, A2A e il caso Pirossina

Il progetto è fermo, ma non è mai del tutto tramontato. Attraverso aziende controllate, A2A è in società con il gruppo di Manlio Cerroni
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Un'ex cava nella campagna di Castiglione delle Stiviere. Si chiama Pirossina ed è qui, a pochi chilometri da Montichiari e Carpenedolo, che la Ambiental Geo ha provato in passato a realizzare una discarica. Il progetto è già stato fermato una volta, tra la fine degli anni Novanta e la prima metà dei Duemila, e si trova ora in una sorta di limbo. Non c'è, perché è stato ritirato nel 2008 per ulteriori approfondimenti, ma continua a preoccupare chi vive in zona.

La società proprietaria dell'area è riconducibile al gruppo Systema Ambiente, che fa capo a Manlio Cerroni, uno dei principali imprenditori italiani nel settore rifiuti (suo, tra gli altri, anche il grande impianto romano di Malagrotta) coinvolto in diverse inchieste giudiziare sulla gestione della spazzatura, e a A2A.

La multiutility è presente nell'azionariato attraverso la partecipazione al 50% detenuta da A2A Ambiente all'interno di Bergamo Pulita, detentrice a sua volta del 100% di Azienda Verde, titolare del 50% dell'Ambiental Geo assieme, appunto, a Systema.

Determinante per l'eventuale ripresa dell'iter è il parere che la Regione darà in merito alla richiesta del comune di Castiglione di escludere definitivamente la possibilità di realizzare nell'area impianti di smaltimento di rifiuti. Tra i principali argomenti dell'amministrazione del paese mantovano, vi sono i rischi per la falda.

Ora che nel territorio di Montichiari è sempre più difficile realizzare nuove discariche – il Consiglio di Stato ha di recente confermato la validità dell'indice di pressione introdotto dalla Lombardia – Castiglione vuole evitare che si possano realizzare discariche semplicemente spostando l'obiettivo pochi chilometri più a sud.

A2A, proprietaria proprio a Montichiari di un impianto in cui sono stati smaltiti 3,5 milioni di metri cubi di rifiuti solidi urbani, e Systema, che nel territorio monteclarense ha accumulato 2,9 milioni di rifiuti speciali, hanno già fatto le loro mosse in tal senso. Ora l'attenzione è concentrata sulle decisioni della Regione.

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