Corteo, mostre e «carioloche» per San Michele
«Stremati dalla fame e da un lungo assedio dei nemici, un angelo apparso su un carretto ricolmo di pane li salvò»: così narra la leggenda riguardante San Michele che, con il suo provvidenziale intervento, aiutò i calvisanesi il 29 settembre del 1109.
Un episodio, questo, che ha fatto in modo l’arcangelo divenisse patrono della comunità che, ogni anno, non manca di rievocarlo. E lo farà anche sabato con un corteo in costume, ad anticipare la messa solenne delle 18.30 sul sagrato della parrocchiale, durante il quale verrà appunto distribuito alla cittadinanza il pane benedetto.
In modo inedito, il racconto verrà inoltre ripreso alle 21 all’interno dello spettacolo teatrale «Esprimi un desiderio», a cura dagli speciali cantastorie del Carrozzone degli Artisti, presenti sin dal mattino in piazza XX Settembre. La tradizionale sagra, però, non è tutta qui. Alle 10 i madonnari abbeliranno piazza San Silvestro con immagini sacre, mentre nella chiesa di Santa Maria della Rosa si procederà all’inaugurazione delle mostre (fino a lunedi 1 ottobre) dei carpenedolesi Fabio «Vanirif» Varini e di Mario Bettari (che, per l’occasione, ha ricreato una fedele riproduzione, ad altezza uomo, della torre civica di Calvisano).
La festa proseguirà poi nel pomeriggio, sempre in piazza XX Settembre. In quella nota ai più come piazza del Mercato ci saranno i gonfiabili, stand gastronomici e le corse con le «carioloche»: una divertente alternativa al Palio dell’oca, per mantenere comunque fede al detto dialettale «Calvisá, paes dè ’i oc» e permettere a grandi e piccini di divertirsi. «"In modo collaterale alle iniziative in onore di San Michele -aggiunge infine Ivana Tratta, presidente della Pro Loco-, mi piace ricordare come per l’ottavo anno abbiamo instaurato collaborazioni con ben sei ristoranti del paese (Il Capriccio, Zanella, Il Cantinone, Fiamma Cremisi, Il Gambero e l’osteria La Banca, ndr), affinchè sino al 20 dicembre promuovano menù con eccellenze locali a prezzi agevolati. Calvisano ha davvero tanto da dare: noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di fare il possibile per valorizzarlo».
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