«Conte in visita dopo 13mila morti e 67 giorni? Offensivo»
«Il primo caso di Covid in Lombardia risale al 21 febbraio. Oggi è il 27 aprile e da quella data sono passati 67 giorni. In Lombardia sono morte più di 13.000 persone e se un premier decide di venire sul nostro territorio alle 22.30 di sera per poi fermarsi qualche minuto forse è meglio che non venga direttamente». Queste sono le parole del senatore Gianpietro Maffoni, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia in merito all'arrivo del presidente Conte a Brescia.
«Ho vissuto troppe tragedie in questo periodo per aver voglia di fare polemica - aggiunge Maffoni, che è anche sindaco di Orzinuovi, e che solo poche ore fa ha perso la moglie Giovanna, dopo aver affrontato quarantena e settimane durissime - ma credo davvero che una visita di questo tipo sia una mancanza di rispetto per tutte le persone che hanno patito sofferenze incredibili in queste settimane».
Dello stesso avviso anche Viviana Beccalossi, bresciana e presidente del Gruppo misto nel Consiglio della Lombardia: «Il suo arrivo è fuori tempo massimo, dato che sono passati più di due mesi dal primo contagio e nel frattempo a Brescia, nella mia provincia sono morte quasi 2.400 persone, così come più di 13.000 in Lombardia. Si tratta di una passerella non solo inutile, ma quasi offensiva».
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