Concorso per il comandante dei vigili: «Nessuna pressione»
«Nessuna pressione» sul concorso per la nomina del comandante della Polizia Locale. «Tutto si è svolto in maniera regolare».
Respinge qualsiasi accusa il dirigente comunale indagato per falso e abuso di ufficio nell'ambito dell'inchiesta che ha scosso il Comune di Bagnolo Mella.
Il concorso per individuare il capo dei vigili è stato vinto dall'agente di origini tunisine Basma Bouzid, 40 anni, anche lei indagata, così come tutti i componenti della Commissione. Non è invece indagata Cristina Almici, sindaco del paese, esponente di Fratelli d'Italia così come la stessa Basma Bouzid, che, proprio per l'inchiesta in corso, condotta dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, non ha ancora preso servizio.
«Io non la conoscevo, non ho mai avuto contatti con lei», ha spiegato il dirigente del Comune in Procura. Gli inquirenti hanno sentito anche un agente di polizia, membro della commissione valutatrice. Anche in questo caso, è stata negata ogni irregolarità.
«Siamo soddisfatti per aver chiarito la nostra posizione, per noi le procedure sono state identiche a quelle di altri concorsi pubblici regolari», ha spiegato l'avvocato Alessandro Asaro. Ma l'inchiesta è tutt'altro che chiusa.
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