Bassa

«Ciao Carlo», così Trenzano saluta Morghen

In centinaia, ieri, per il funerale dell’ex sindaco, celebrato con rito civile
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Un intero paese, Trenzano, ieri pomeriggio si è fermato per dare l’ultimo saluto a Giancarlo Morghen, ex sindaco del paese della Bassa (dal 1990 al 1999) che ha perso la vita esattamente una settimana fa dopo essere stato travolto da un treno alla stazione di Rovato.

Il corteo funebre è partito dall’abitazione dell’ex sindaco, in via San Valentino, a Cossirano. Ad aprire il corteo il gonfalone listato a lutto di Confesercenti (di cui Morghen era direttore regionale) e quelli di tanti gruppi alpini della nostra provincia. Il 61enne Morghen faceva infatti parte delle Penne Nere.

Dietro di loro la moglie Rossana, le sorelle e gli altri parenti. Poi i tanti consiglieri e assessori che con Morghen avevano condiviso il lungo percorso amministrativo e davvero tanta gente comune. Dall’abitazione ci si è dunque spostati verso il cimitero: il funerale, infatti, si è svolto con rito civile.

Al camposanto di Trenzano si è svolta una breve commemorazione: il primo a prendere la parola è stato don Endrio Bosio, parroco di Cossirano, che ha voluto ringraziare Morghen per la rispettosa amicizia che ha legato i due in questi anni. È stato poi il turno di Silvano Boldini, vicesindaco durante il periodo in cui Morghen guidava l’Amministrazione comunale.

«Ciao Carlo - queste le sue parole - oggi ci siamo tutti. Per noi che abbiamo condiviso un po’ di strada con te e che ti abbiamo amato, sei stato un simbolo di sincerità e passione. Chiunque non può che ringraziarti per quello che hai fatto, per tutte le energie che hai speso per la nostra comunità. Ora è venuto il momento di lasciarti andare». Anche i colleghi di lavoro hanno voluto tributare un omaggio: «Sei stato un uomo onesto, forte e combattivo. Ti sia lieve la terra». 

 

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