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Ceramica, colore e fantasia: Michela è la più brava d'Italia

Al concorso nazionale di Nova Milanese l'artista di Ospitaletto ha conquistato il primo posto assoluto
Si intitola «Iris» l'opera vincitrice: ha un diametro di 45 centimetri - © www.giornaledibrescia.it
Si intitola «Iris» l'opera vincitrice: ha un diametro di 45 centimetri - © www.giornaledibrescia.it
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Uno splendido piatto decorato in porcellana per diventare, o meglio confermare, il proprio status di regina nell’arte del fuoco. L’ospitalettese Michela Bianchi ha conquistato negli scorsi giorni il primo premio assoluto nel 13esimo Concorso nazionale per le arti del fuoco di Nova Milanese nella sezione «Pittura e decorazione su porcellana».

«Iris», questo il titolo dell’opera della Bianchi, è riuscito così a conquistare la giuria tecnica dell’importante premio organizzato dall’associazione Impronte Aps e dal Comune di Nova. Un piatto scudo da 45 cm di diametro con iris al centro e dominato da una foglia d’oro 24 carati, il vero fiore all’occhiello della straordinaria tecnica della Bianchi.

«L’idea è nata per celebrare i miei 25 anni di storia a livello di tecnica di foglia a oro su porcellana. Una tecnica che non ho copiato da nessuno - ha spiegato la Bianchi, non senza un pizzico di orgoglio circa l’originalità della sua tecnica artistica -, ma che ho elaborato, in base alle mie conoscenze tecniche, dal 1996 dopo innumerevoli esperimenti».

Talento. Un grande successo per la Bianchi e una soddisfazione per Ospitaletto quindi, ma che va «solo» a dare delle conferme circa il talento della Bianchi, con un medagliere ricchissimo: due Nastri d’argento in un concorso negli States solo lo scorso anno, giusto per fare un esempio. Esperienza e qualità esecutiva ne fanno una vera e propria top a livello mondiale in quest’arte, quella delle arti del fuoco, troppo spesso sottovalutata. Esperienza e ricerca. «Iris» resterà, come tutte le altre opere vincitrici, a Nova, nella collezione di arti del fuoco allestita in Villa Vertua, location storica del concorso, dove sono presenti altre due opere in vetro fusione della Bianchi.

«Va sottolineato innanzitutto come qui a Nova - prosegue la Bianchi - ci sia l’unica collezione di arti del fuoco che abbiamo in Italia, e che raccoglie centinaia di opere provenienti da ogni angolo del globo. Nel mondo artistico le arti del fuoco vengono considerate molto spesso arti minori, ed è ingiusto. Nella gestione del fuoco, che sia porcellana, vetro o smalti, serve una grandissima padronanza tecnica. Se non conosci le reazioni che si creano nel forno rischi di immaginare una grande opera e di doverla invece buttare. Io ho già una lunga esperienza alle spalle, ma proseguirò nel solco della ricerca».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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