Bassa

Castelmellese dell’anno: il paese al voto con un click

La pagina Facebook dedicata al paese della Bassa ha lanciato il concorso. In lizza figure note della comunità e benefattori
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Non vedremo il suo volto sulla copertina del Time. Ma di certo il «Castelmellese dell’anno» ha buone chances di diventare l’abitante più celebre del paese.
 
Castel Mella è uno di quei centri della Bassa in cui la gente si conosce per scötòm (soprannome), in cui ci si incontra dal tabaccaio, dal fruttivendolo o all’oratorio. Esiste però anche una piazza virtuale. Una pagina Facebook che, con tutti i vantaggi e i rischi del caso, è divenuta catalizzatore di pareri, informazioni di servizio e avvisi. E che, in questi giorni, ospita anche un concorso. Parliamo del «Castelmellese dell’anno», giunto alla sua seconda edizione.
 
La gara, cominciata all’inizio di dicembre, si chiuderà il 6 gennaio. Molto variegato il ventaglio di persone in lizza. Uomini e donne di ogni età. Basta che, nativi o insediati, siano di Castel Mella. 
 
Il popolo del web vota con un «like» sotto alla foto del prescelto. Chi ne avrà accumulati di più si aggiudicherà il titolo. In gara ci sono «èl Noce», personaggio molto noto in paese per la sua simpatia; «èl Cibio», che lavora alla ferramenta; «Urano», un anziano arzillo noto con il nome del suo negozio. E, ancora: Bruna Civini, scomparsa lo scorso settembre, una vita d’impegno per l’Ail (Associazione italiana leucemie) e per il calcio femminile, e Riccardo Piccaluga, che ha venduto la sua azienda per creare una struttura di accoglienza e formazione per i bambini della Nuova Guinea.
 
In pole position anche «Prolunga» (abbreviato in «Prolu»). Poi c’è «Ròco», detto anche «èl Bàfo», conducente dello scuolabus. Sempre restando in ambito «stradale», si può votare pure il vigile Piero. Non mancano poi «El Cüràt», il commerciante di bevande noto come «Bonomèt chèl del’acqua», «Schiso, chèl de la verdura», l’edicolante Verga, Valentino «re del fòbal».
 
Castelmellese naturalizzato (da Milano) è invece «Giani», appunto detto «Chèl dei genitori». E poi ci sono «èl prét Zanola», sacerdote novizio, Claudio, che «l’è sèmper istit de neghèr», «èl Bortolòt», allenatore del paese. È infine rappresentata anche l’Amministrazione comunale con il sindaco Marco Franzini.
 
 

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