Caso Wte, Ministero e Regione non si costituiscono parte civile
Il procedimento è a carico di 15 persone e sette aziende coinvolte nell’inchiesta sullo spargimento di presunti fanghi illegali
La Wte è indagata per traffico illecito di rifiuti e gestione di rifiuti non autorizzata - © www.giornaledibrescia.it
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I grandi assenti sono Regione Lombardia e Ministero dell’Ambiente. Entrambi, infatti, non hanno presentato richiesta per costituirsi parte civile nell’ambito dell’udienza preliminare per il caso Wte.
Il procedimento è a carico di 15 persone e sette aziende coinvolte nell’inchiesta sullo spargimento, tra gennaio 2018 e agosto 2019, di 150mila tonnellate di presunti fanghi illegali in terreni di 78 Comuni tra Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Hanno chiesto di costituirsi parte civile Legambiente Lombardia, il comitato cittadino di Calcinato, l’associazione Ambiente futuro Lombardia, la Lega per l’abolizione della caccia, il Comitato referendario per l’acqua, una famiglia (marito e moglie di Calcinato) e diversi Comuni della provincia e l’Ente Provincia.L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 22 maggio.
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