Bassa

Caso Wte, cercansi altri terreni oggetto dello spandimento

La sindaca di Leno ha invitato le aziende agricole della zona a fornire informazioni utili
Lo spandimento di fanghi è sotto la lente della Procura di Brescia
Lo spandimento di fanghi è sotto la lente della Procura di Brescia
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Utilizzando tutti i canali a disposizione (compreso un invito fatto direttamente alle associazioni di categoria), Cristina Tedaldi, sindaco di Leno, ha invitato «tutte le aziende agricole che conducono terreni insistenti sul territorio di Leno a fornire informazioni utili alla mappatura di terreni su cui sia eventualmente avvenuto lo spandimento di gessi da fanghi da parte della ditta Wte, a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino ad oggi».

Come spiega il primo cittadino, «per il momento l’indagine in corso riguarda solo un determinato periodo. Questo significa che, in via teorica, altri fanghi, in altri periodi, potrebbero essere stati sversati sul nostro territorio. Al fine di poter valutare ed effettuare le necessarie azioni a tutela della salute pubblica e dell’ambiente, riteniamo utile disporre di una mappatura puntuale dei terreni su cui la Wte ha sparso i gessi di defecazione da fanghi contaminati. Per questo motivo abbiamo invitato tutti coloro che conducono terreni sul nostro territorio a farsi avanti».

La stessa collaborazione, continua Tedaldi, «l’abbiamo chiesta alle 5 aziende ufficialmente coinvolte nell’inchiesta. Abbiamo già incontrati i responsabili di tre aziende: ci hanno fornito senza problemi mappe, documenti e tutto ciò di cui abbiamo bisogno; i responsabili delle altre due aziende li incontreremo a breve. Devo dire che si sono dimostrati molto collaborativi. Del resto non c’era motivo che non lo fossero, visto che, in questa vicenda, pure loro sono parte lesa». Chi fosse interessato, può prendere contatti con gli uffici comunali martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13; giovedì dalle 14 alle 18. Per informazioni: 030.9046301.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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