Caso Finchimica, sì al fungicida ma sospeso l’ampliamento

La Provincia dà l’ok alla realizzazione del nuovo impianto di produzione del fungicida (AM29), resta invece sospeso il procedimento per l’ampliamento dell’impianto già esistente. «Speravamo - spiega Dario Selleri portavoce del gruppo di cittadini Conoscere e partecipare - che dopo le indagini avviate a settembre dalla Procura per inquinamento ambientale la Provincia congelasse anche il nuovo impianto per la produzione sperimentale di un fungicida potenzialmente pericoloso e cancerogeno e invece, purtroppo, non è stato così».
Un provvedimento che desta comunque perplessità e preoccupazione sia tra i cittadini e sia tra gli ambientalisti, questi ultimi infatti hanno deciso di indire una raccolta firme. «Ormai il provvedimento è definitivo - ricorda Franco Ferrandi presidente di Legambiente - ma abbiamo deciso comunque di avviare una sottoscrizione che presenteremo ai sindaci dei territori interessati, Manerbio, Leno e Offlaga, per far capire a Finchimica che la gente non ha più fiducia nel suo operato soprattutto dopo gli ultimi accadimenti. Tra i quali le indagini della Procura per inquinamento e che coinvolgono proprio i vertici aziendali. Una sottoscrizione che sarà effettuata a Manerbio, ma anche al di fuori dei suoi confini.
Anche il sindaco di Leno Cristina Tedaldi sperava in un rinvio: «Alla luce dell’inquinamento della falda emerso all’interno dell’impianto di Finchimica, sarebbe stata opportuna anche una sospensione su questo provvedimento autorizzativo da parte della Provincia al fine di avere i risultati delle analisi. Che auspichiamo vengano effettuate non solo nel sottosuolo e nella falda, ma anche nell’aria».
Tranquillizza i suoi concittadini il primo cittadino di Manerbio, Paolo Vittorielli: «Questa autorizzazione non ha alcun legame con le problematiche emerse nei mesi scorsi in seno alla Finchimica. È una premessa necessaria per non creare confusione e allarme. Questo atto rappresenta la naturale conclusione delle valutazioni fatte da Arpa e Provincia di Brescia, in occasione della Conferenza dei Servizi dello scorso 25 luglio.
In quella sede gli Enti avevano verificato e prescritto che il nuovo impianto (AM29) dovesse rispettare specifiche caratteristiche costruttive per garantire che nessuna sostanza possa raggiungere il suolo o interferire con l’ambiente durante il processo produttivo. Peraltro, il nuovo impianto è finalizzato a produrre un fungicida per il quale l’Unione europea autorizza vendita e uso in agricoltura sul proprio territorio. Nessun legame, dunque, con le criticità ambientali emerse la scorsa estate, che hanno origine negli anni passati e riguardano un diverso impianto».
«Intanto - precisa il sindaco di Manerbio - questa amministrazione mantiene alto il livello di attenzione. Abbiamo chiesto ad Arpa e Provincia di Brescia di essere coinvolti direttamente in tutte le fasi di verifica ambientale che verranno realizzate nei prossimi mesi, per monitorarne costantemente i passaggi fino alla definitiva risoluzione di qualsiasi criticità».
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