Caserma di Flero, l'incompiuta coi piedi in ammollo
E' ferma in una palude. Non solo metaforicamente, dato che le fondamenta sono ormai immerse nell'acqua. Un gigante incompiuto che rientra nel campionario di quanto di negativo la pubblica amministrazione sia in grado di realizzare. O di non realizzare.
E' la caserma dei Carabinieri di Flero. Lasciata incompiuta tre anni fa dal Provveditorato delle opere pubbliche, è entratadi recente in una missiva che il sindaco di Flero, Nadia Pedersoli, ha inviato a Matteo Renzi. La Presidenza del Consiglio, ha infatti chiesto ai Comuni l’elenco delle priorità fissate nell’agenda. La Pedersoli, ha quindi segnalato tra le varie la necessità di definire l’uscita della «Corda Molle» su Flero, quindi la conclusione dei lavori della caserma.
Strano ma vero, stimolati dal Ministero, Centropadane ha contattato il Comune per definire un nuovo cronogramma per la bretella (i particolari saranno definiti a giorni con Mariateresa Vivaldini) mentre la Prefettura ha convocato con urgenza i sindaci di Flero, Pontoglio e Sarezzo, ossia i Comuni che lamentavano il blocco dei lavori delle nuove caserme.
La proposta articolata a nome del Ministero è stata buttata sul tavolo senza preamboli: «Potremmo riconsegnare la
caserma al Comune di Flero e dirottare i fondi a disposizione per terminare le altre costruzioni che sono in stato più avanzato». Del resto per concludere i lavori nei due comuni il Provveditorato delle opere pubbliche dovrà sborsare ancora un milione di euro. Se quindi Flero rinunciasse alla sua caserma - secondo la Prefettura - si libererebbero circa 850mila euro: 600mila andrebbero a Pontoglio per il completamento della struttura e 250.000 sarebbero per Sarezzo per un altro blocco di lavori. Il Provveditorato, poi, si sarebbe impegnato nell’arco di un biennio a raggranellare il rimanente per completare l’opera.
«Cosa voglia dire riconsegnare la caserma a Flero non si sa» replica il sindaco Pedersoli. Non è dato sapere infatti non solo che cosa farne della struttura, ma men che meno è certo dove il Comune di Flero possa reperire i fondi per completare l’opera o bonificarla. «Un conto è avere l’edificio e la nostra area a disposizione per magari cedere la struttura o adattarla ad altro, ma come è possibile proporre una cosa del genere senza avere un progetto?». E ancora: «Resta una caserma o se ne fa altro? E che cosa?».
Parlando poi di progetto va da sé chiedersi come si possa costruire una struttura con ampio interrato in un’area nota come "Le Fontanine"... In Comune poi pare non esista una delibera di assegnazione dell’area al Provveditorato.
Flero dunque attende. Il sindaco affila le armi in vista del confronto giovedì 28 agosto in Prefettura. L’unica certezza è la frase aconica detta dai funzionari: «Del resto, sino alla fine del 2018 i lavori non partirebbero comunque...».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato