Case e giardini, scatta l’ordinanza anti-legionella
Un’ordinanza per prevenire la diffusione della Legionella Pneumophila. A emanarla è stato il sindaco, Simone Ferrari: Remedello, infatti, l’estate scorsa rientrava nell’epicentro dell’epidemia di polmonite e legionellosi che ha assediato i territori della Bassa.
Così, la consueta ordinanza stagionale contro i virus trasmessi da insetti vettori, è stata completata con un «capitolo» ad hoc volto, invece, a prevenire la legionellosi, che, ricordiamo, si contrae attraverso l’inalazione di minuscole goccioline di acqua contaminata dal batterio della Legionella. Nel dettaglio è necessario mantenere puliti e privi di incrostazioni i soffioni delle docce, i rompigetto dei rubinetti e i serbatoi di accumulo dell’acqua calda o sostituirli se usurati; fare scorrere l’acqua (sia calda sia fredda) per almeno cinque minuti dai rubinetti e dalle docce che non vengono utilizzati spesso e se il soggetto soffre di malattie che deprimono il sistema immunitario; mantenere l’acqua fredda a temperatura inferiore ai 20 gradi e l’acqua calda a temperature superiori ai 50 gradi.
Ancora: lavare con acqua sterile e asciugare accuratamente gli apparecchi per aerosolterapia; evitare di lasciare esposte al sole e piene di acqua le canne per il giardinaggio così come la raccolta di acqua piovana e, in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni, evitare reti idriche con tubature dove l’acqua possa ristagnare facilmente.
Arduo controllare il rispetto delle prescrizioni, ma l’inosservanza comporta l’applicazione di sanzioni o dell’articolo 650 del codice penale che affronta l’«inosservanza dei provvedimenti dell’autorità».
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