Bassa

Carpenedolo dice addio a Bruna, la «signora del caffè»

Al termine di una breve ma acuta malattia, nella notte tra domenica e lunedì Bruna Ghiotto si è spenta a 62 anni
Bruna Ghiotto - © www.giornaledibrescia.it
Bruna Ghiotto - © www.giornaledibrescia.it
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Un altro pezzo di Carpenedolo se ne va: al termine di una breve ma acuta malattia, nella notte tra domenica e lunedì Bruna Ghiotto si è spenta a 62 anni. «La signora del caffè»: così la chiamavano in paese, dato che dal 1984 aveva gestito, con il marito Vincenzo Bosio, la Torrefazione Moka Caravel.

In origine un piccolo negozietto, ampliatosi poi nel tempo, ereditato dal suocero Dante. Fu lui infatti, nel ‘69, a dare il la ad una lunga storia familiare, interrottasi per diversi motivi (tra cui le condizioni di salute della donna) solo lo scorso dicembre. Nonostante la saracinesca abbassata, a chi vi passa davanti sembra che l’aroma dei chicchi tostati artigianalmente fuoriesca ancora dalla porta su via XX Settembre, dove l’insegna delle Tre Caravelle evoca viaggi verso il Nuovo Mondo.

runa «era una persona squisita - ricorda la cognata Amelia - e questo luogo era diventato la sua piacevole oasi: vi trascorreva intere giornate senza mai far trasparire il dolore che l’affliggeva. Anzi, accoglieva sempre con un sorriso i clienti, sebbene la morte in un incidente stradale del figlio Marco appena diciottenne, anni fa, l’avesse segnata profondamente».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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