Bassa

Capotreno licenziato dopo lo scontro a bordo, raccolta firme

Sul Brescia-Cremona finì a botte tra il capotreno e il senegalese senza biglietto: l'Usb lancia una raccolta firme dopo il suo licenziamento
CAPOTRENO AGGREDITO
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Neanche il tempo di aprire la porta e subito si è formata una coda di donne, uomini, ragazzi e anziani, residenti a Cremona e provenienti da fuori città che hanno firmato a favore di Giordano Stagnati, il capotreno di 25 anni licenziato da Trenord perché aveva reagito sul treno Brescia-Cremona all'aggressione di un senegalese sprovvisto di biglietto che l'aveva derubato del tablet e del pos e che lo stava picchiando, apostrofandolo con un insulto a sfondo razziale.

Episodio che si verificò nei pressi di Bagnolo Mella e che fu ripreso integralmente in un video amatoriale. Per l'aggressione il 23enne straniero fu poi arrestato.

La raccolta di firme è avvenuta nella sede dell'Usb (Unione sindacale di base). Il 13 dicembre scorso Stagnati è stato licenziato da Trenord. Pochi giorni dopo l'azienda gli ha anche chiesto di restituire quasi 2.300 euro, la retribuzione percepita durante le settimane intercorse a partire dal 29 settembre, data in cui è scattata la
sospensione cautelare del dipendente.

«Ci siamo mobilitati con questa raccolta firme, che durerà per tutto il mese di gennaio ogni giorno dalle 15 alle 18 perché quanto accaduto ci ha lasciato senza parole. Anche ammettendo l'errore di Stagnati, il licenziamento è sproporzionato. E anche la frase pronunciata dal capotreno va inserita in un determinato contesto. La petizione serve anche a sensibilizzare il maggior numero di persone sulle difficoltà di chi opera nei mezzi pubblici come controllore» spiega Yuri Brocchieri, segretario cremonese di Usb.

La raccolta firme è stata attivata anche in tutte le sedi nazionali di Usb.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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