Caos Tari a Berlingo, «bollette scadute da pagare» ma è un errore
Questa Tari... non s’ha da fare. A Berlingo, da un paio d’anni, il pagamento della tariffa sui rifiuti sembra essere finita preda della celebre nuvola nera di fantozziana memoria. Se l’anno scorso erano saltate le premialità per chi effettua minori conferimenti - ricalcolate all’interno della Tari 2023 -, quest’anno negli avvisi recapitati ai 2.500 residenti del paese della Bassa occidentale e alle varie attività commerciali e produttive è comparsa una particolare riga: «Alcune bollette scadute risultano ancora da pagare». Un annuncio che ha fatto sobbalzare più di un cittadino, con il timore di aver scordato qualche pagamento e di incorrere in possibili sanzioni. Così non è, però: si tratta, infatti, di un refuso.
Il caso
«Si prega la cittadinanza di ignorare» quella parte della comunicazione, ha scritto la responsabile dell’Area finanziaria del Comune, Egeria Ruffo. Per evitare ulteriori dubbi e confusioni il primo cittadino di Berlingo, Fausto Conforti, ha deciso di rivolgersi direttamente ai propri concittadini, spiegando che «non tutte le ciambelle escono con il buco. A volte può accadere che la disattenzione o la fretta giochino brutti scherzi ad ognuno di noi come anche ai nostri dipendenti e collaboratori. Tuttavia il personale ha comunicato subito il refuso contenuto nella corrispondenza inviata per il pagamento della Tari, mentre la cosiddetta premialità per minori conferimenti (relativa al 2022, ndr) è stata inserita agli eventi diritto come da regolamento. Ci scusiamo per il disguido, siamo dispiaciuti, non tutto quello che vorremmo a volte riesce bene. Ringraziamo comunque i nostri concittadini per la cordiale pazienza. Il personale del Comune è comunque a disposizione per i dovuti chiarimenti».
Proprio per ovviare ai problemi generati dall’annuncio, l’Amministrazione ha istituito una linea diretta con gli abitanti (030.9787247) attiva cinque giorni alla settimana: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12, mentre martedì e giovedì anche dalle 14 alle 16. Sulla vicenda Tari è intervenuta anche l’opposizione di Vivere il Paese. Così il consigliere Dante Paolo Bonfiglio: «Comprendiamo che gli avvisi di pagamento, redatti sulla base di procedure automatizzate, possano contenere errori, ma sarebbe stato indispensabile un maggior controllo, anche per evitare l’insorgere di preoccupazione nei cittadini».
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