Cade nel laghetto e muore: addio a Enrico Bonzio, ex ct di pesca sportiva
Quello specchio d’acqua artificiale era casa sua. Passava più tempo sulla riva che nell’appartamento a pochi passi dove abitava e da dove controllava che nel circolo tutto andasse bene. Anche ieri pomeriggio Enrico Bonzio era impegnato sugli argini del laghetto dell’Asd Fishing club laghi Mella di Poncarale quando è scivolato in acqua, probabilmente a causa di un malore.
Il corpo senza vita lo ha trovato il gestore della struttura di pesca sportiva, a qualche metro di distanza trasportato dalla corrente.
Inutile ogni tentativo di rianimarlo
Enrico Bonzio avrebbe compiuto 79 anni lunedì prossimo e tutto era già pronto per la festa organizzata dalla sua famiglia per domenica. La sua è stata una vita all’insegna della pesca, una grande passione che lo ha portato a collezionare trofei fin da giovane e poi incarichi federali e successi internazionali.
Ex ct dell’Italia di pesca
Enrico Bonzio, oltre che imprenditore nel settore dell’attrezzatura da pesca, è stato capitano delle nazionali di pesca al colpo giovanile agli inizi degli anni Novanta, della nazionale femminile campione del mondo nel 2000 a Firenze e ancora prima vice capitano per tantissimi anni della nazionale italiana seniores. E da sempre una figura di spicco della Fipsas, la Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee Nuoto Pinnato, di cui è stato presidente provinciale.
«Era il Baggio della pesca. Tutti gli appassionati di pesca italiani e stranieri lo conoscevano» spiega il genero, Massimiliano Chicco Baldassari, uno dei capi ultrà del Brescia calcio che, a dispetto di una struttura fisica imponente, diventa piccolo piccolo davanti ad un dolore tanto grande quanto improvviso. «Dovevamo festeggiare insieme i nostri compleanni nel fine settimana» racconta incredulo.
Il malore
«Dopo aver dato tutto per questo sport, l’acqua se lo è ripreso» commenta con la voce segnata dal dolore uno dei frequentatori del laghetto artificiale di Poncarale. «Proprio l’altro giorno riguardavamo insieme le fotografie delle sue vittorie» aggiunge l’amico.
La vittima gestiva anche i tesseramenti dell’associazione sportiva dilettantistica Fishing club laghi Mella ed era di fatto l’anima del centro. «Non sappiamo ancora la dinamica esatta, ma solo che quando il gestore non lo ha più visto ha iniziato a cercarlo. Ha trovato la scatola con i suoi attrezzi vicino all’acqua, poi una scarpa e ha capito che era successo qualcosa di grave. Subito dopo - spiega l’amico - ha notato il corpo a distanza. È stato uno choc».
I funerali saranno celebrati sabato 23 luglio alle 13.45 nella parrocchiale di San Faustino in città.
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