Bassa

Caccia aperta alle nutrie per difendere campi e argini

Si lavora per implementare il piano di contenimento del roditore che ha già provocato danni ingenti
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Danni all'agricoltura e comprensibile timore tra le persone. A Bagnolo Mella la battaglia contro le nutrie è in cima alla lista delle priorità e l'amministrazione comunale ha fatto sapere di essere pronta per rilanciare la campagna di contenimento del pericoloso roditore.
 
Il consigliere con delega all’Agricoltura, Giovanni Lanzani parla delle novità nella campagna di abbattimento delle nutrie, particolarmente numerose sul territorio.
«Ci siamo preparati nei mesi scorsi per incrementare l’operazione nutrie - considera Lanzani, con l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Sturla - e si vorrebbe assestare un colpo significativo alla presenza del roditore». Un incremento perché già dalla primavera si è allertati rispetto a questa scomoda presenza, causa di danni all’agricoltura e, potenzialmente, anche alle persone.
 
Nei primi mesi dell’anno si era dato il via ad alcuni partecipati corsi per assegnare un patentino per operatori di contrasto alle nutrie. Erano state più di trenta le persone che avevano aderito all’iniziativa, mentre si era nel frattempo assistito al rimpallo delle competenze tra Provincia, Regione e Comuni. E per quanto la Regione parlasse di eradicazione della nutria, gli Enti locali non erano in grado di muoversi, considerata la difficoltà di interpretazione dell’iter necessario al corretto abbattimento dell’animale.
 
Tanto è vero che, già in primavera, quando con tutte le cautele del caso si era iniziata la caccia alle nutrie, a Bagnolo si era arrivati a riempire i quattro congelatori disponibili per le carcasse (dopo aver trovato disponibilità anche nei freezer dei paesi limitrofi), senza sapere di preciso a chi toccasse smaltire. Ora, individuata la ditta per tale operazione, effettuato più volte lo svuotamento dei congelatori - quattro o cinque quintali ogni volta- chiarita la normativa e le competenze, si è nella condizione di operare al meglio, tanto più che il granoturco nei campi è quasi completamente tagliato. «Non solo stiamo assistendo alla spaventosa corrosione degli argini, ma addirittura sulle strade poderali i mezzi meccanici pesanti rischiano di sprofondare, essendo le carreggiate sospese in molti tratti su tunnel scavati nel sottosuolo. Allarmante poi, il fatto che, ora, le nutrie siano presenti anche in zone verdi del paese, o nei giardini».
Pronti a partire. Dunque, si è pronti a ripartire con un intervento per il contenimento (se non di eliminazione) delle nutrie, con tutti i crismi di Comune, Provincia e Regione. Dalla quale, tra l’altro, dall’ultimo incontro di Giovanni Lanzani con il responsabile del settore, si viene a sapere che, in risposta a motivati rilievi degli operatori agricoli, sta per essere redatto un nuovo calendario per lo spargimento dei liquami anche nei mesi di novembre e di febbraio, diversamente che in passato.

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