Brambilla: «Green Hill, condizioni agghiaccianti»
«Si tratta di una grande vittoria di tutta l’Italia che ama gli animali e vuole vedere rispettati i loro diritti. È il segno che in questo Paese le cose stanno davvero cambiando». Così l’ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, commenta il sequestro dell’azienda Green Hill disposto dalla Procura di Brescia ed eseguito dal corpo forestale dello Stato. «Dopo la mia visita all’interno della struttura nell’ottobre scorso - continua l’ex ministro - avevo presentato alla Procura della Repubblica e ai Nas una dettagliata denuncia in merito alle condizioni in cui venivano tenuti i cani, chiedendo il sequestro dello stabilimento e l’affidamento in custodia degli animali. Ciò che ho visto nei capannoni di Green Hill era agghiacciante, per il complesso della situazione in cui versavano quelle povere creature, sottoposte a torture tanto fisiche quanto psicologiche».
Brambilla parla poi di «condanna morale per un’attività che rappresenta solo un grande business sulla sofferenza degli animali e offende il sentimento di amore e di rispetto nei loro confronti, proprio della stragrande maggioranza dei cittadini. Strutture del genere non possono più esistere nel nostro Paese».
«Perciò - conclude l’ex ministro - ho scritto la norma di legge che vieta su tutto il territorio nazionale l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione in vivo, che è inserita nella legge comunitaria 2011. Un testo che è stato approvato a larghissima maggioranza dalla Camera e che, proprio in queste settimane, è all’esame del Senato. Confido che anche i colleghi senatori voteranno la norma, così che Green Hill chiuda davvero e per sempre».
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