Bassa

Borzi: «Siamo una famiglia, paese in apprensione»

Parla il primo cittadino di Ghedi, a sua volta figlio di un maresciallo dell'aeronautica e cognato di un ufficiale
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«Per il paese questo è un momento di grande apprensione, perché nessuno qui vive questo dramma con curiosità o con morbosità. C’è dolore vero: è come se fosse accaduto qualcosa a qualcuno di famiglia».
Lo afferma il sindaco di Ghedi Lorenzo Borzi, che sta seguendo gli sviluppi dell’incidente dei due tornado partiti dalla base che ha sede nella cittadina che amministra e si sono scontrati nel cielo di Ascoli Piceno. Borzi conosce bene la base militare. È figlio di un maresciallo dell’aeronautica, ora 81enne, e cognato di un altro ufficiale tuttora in servizio.
 
«Quella base è parte del territorio, non c’è abitante qui che non abbia qualche collegamento con i militari che ci lavorano - ha aggiunto -. Potrei dire che se non fosse per la loro presenza io potrei chiudere l’asilo nido e anche qualche scuola. A Ghedi ci sono 19mila abitanti, la dimensione è quella del paese - ha affermato ancora il sindaco -. Ho parlato con tanti miei concittadini, sono tutti addolorati per la sorte di quei quattro piloti e l’esclamazione che ho sentito ripetere più spesso è "poverini..."».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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