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Biometano, dopo le polemiche parte il cantiere di Montichiari

L’area nella zona di campagna di via Montechiaresa a Bredazzane è già stata recintata. Ambientalisti critici
Qui verrà costruito l’impianto per il biometano - © www.giornaledibrescia.it
Qui verrà costruito l’impianto per il biometano - © www.giornaledibrescia.it
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A Bredazzane inizia la costruzione dell’impianto per la produzione di biometano che aveva sollevato voci critiche. I lavori sono ora in partenza, come attestano i cartelli del cantiere in via Montechiaresa.

La vicenda

Era il 2020 quando si diffuse la notizia della richiesta avanzata da una società privata di realizzare l’impianto su un terreno sempre privato. Opere di questo tipo vengono spesso catalogate come esempi di economia circolare e sistemi che contribuiscono a gestire il «peso» dei reflui zootecnici. Ma l’idea che sul territorio della cittadina, già stressato, potesse arrivare l'impianto non piacque a tanti. Innanzitutto, si era sollevata la preoccupazione di diversi residenti nella frazione, tant’è che era stata convocata una pubblica assemblea.

Si erano inoltre dichiarate critiche le associazioni ambientalistiche, fra le quali Legambiente Montichiari, che a suo tempo, pur non negando gli eventuali argomenti a favore della filiera del biometano, aveva evidenziato come tali impianti debbano essere comunque contestualizzati nel territorio di realizzazione: Montichiari già sopporta lacerazioni, si era rimarcato; a livello ambientale, i punti che avevano sollevato perplessità erano e permangono l’ulteriore consumo di suolo, in una zona agricola che rappresenta uno dei pochi «fazzoletti» verdi rimasti, nonché il traffico di mezzi.

Anche l’opposizione politica aveva manifestando contrarietà, sempre considerato lo stress che già pesa su Montichiari. La Giunta, per quanto di sua competenza, aveva dato agli uffici l’indirizzo di incaricare uno studio ambientale di verifica degli effetti cumulativi. Infine era arrivata l’autorizzazione da parte dell’ufficio comunale preposto: «Come già detto, la procedura non è in capo alla parte politica del Comune, ossia l’Amministrazione comunale, ma è in capo agli uffici del Municipio che devono esprimersi nel rispetto delle normative: sugli impianti simili le normative prevono una procedura semplificata, praticamente come un permesso di costruire- spiega il sindaco Marco Togni -.

Se in base alle leggi la costruzione è permessa, gli uffici sono obbligati ad autorizzare l’impianto. Evidenzio come gli uffici comunali abbiano però richiesto ulteriori prescrizioni alla ditta che ha fatto ricorso al Tar. Se il Tar si esprimerà a favore dell’azienda, dovranno essere stralciate le prescrizioni gestionali richieste, altrimenti no. Ad ogni modo l’autorizzazione ce l’hanno comunque, quindi possono costruire. Alcune aziende agricole trovano utile quest’opera. Io avrei preferito che l’impianto non arrivasse qui a Montichiari».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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