«Basta slot machine», ma ce ne sono già decine
A Quinzano d’Oglio non potranno essere installate nuove slot machine. A sancirlo è la variante generale al Piano di governo del territorio approvata di recente dal Consiglio comunale, che ha recepito le nuove regole in materia di gioco d’azzardo varate dalla Regione. La legge regionale, oltre a dare maggiori poteri di controllo ai Comuni, prevede il rispetto della distanza di cinquecento metri da chiese, scuole, ospedali, centri anziani, centri sportivi e cimiteri per l’installazione di nuove «macchinette» e disciplina il rinnovo delle licenze già attive in bar, tabaccherie e sale gioco.
«In paese ci sono 84 macchinette - spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Graziano Bolzani -, con le distanze imposte dalla Regione, non è più possibile installare nuove slot. Di licenze non ne potremo rilasciare più».
Anche Quinzano sta facendo i conti con il dramma della ludopatia. «Purtroppo - racconta il sindaco Andrea Soregaroli - ci siamo dovuti confrontare con casi patologici. C'è stato chi si è rivolto a noi chiedendo aiuto, in almeno una situazione c'è stata una vera e propria rinascita, ma sappiamo che ci sono altre persone in difficoltà. Lo Stato consente e autorizza questo tipo di gioco, non si può però non pensare ai risvolti sociali che sta avendo questa malattia, che disgrega le famiglie e ha un costo per la comunità».
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