Bassa

Bagnolo, parla Almici: «Nessuna corruzione, su di me solo fango»

Il sindaco Almici interviene sull’inchiesta per la nomina della comandante della Polizia locale
ALMICI: "SU DI ME SOLO FANGO"
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L’indomani l’ordinanza cautelare emessa dal Gip nell’ambito dell’inchiesta circa la presunta irregolarità del concorso concluso con la nomina di Basma Bouzid a capo della Polizia locale di Bagnolo Mella, Cristina Almici, sindaco del centro della Bassa iscritta nel registro degli indagati insieme alla stessa Bouzid, al segretario comunale Giampaolo Brozzi, al commissario della Polizia locale di Cazzago San Martino Massimo Cozzo e ad altre due persone, decide di rompere il suo silenzio.

Il giudice delle indagini preliminari Lorenzo Benini ha rigettato la misura chiesta anche per lei dal pm Ambrogio Cassiani perché le intercettazioni telefoniche - si legge nell’ordinanza - hanno dimostrato che non fosse al corrente delle irregolarità commesse e non abbia operato per favorire Basma Bouzid.

«Non ho mai voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa in quanto, da amministratore, ho sempre pensato che la giustizia dovesse fare il suo corso, senza nessuna interferenza - scrive Almici -. Tanto per chiarire, la chiusura delle indagini ha visto stralciare i capi di imputazione originale. La corruzione, come riconosciuto dallo stesso Gip, è risultata infondata; è stato tolto quindi il capo di accusa più infamante e grave».

Caduta la corruzione ora il sindaco di Bagnolo Mella è accusato di abuso d’ufficio. Un’ipotesi che per il primo cittadino è destinata a cadere. «Mi chiedo quale abuso possa io aver commesso - prosegue nella nota il sindaco - non avendo né fatto né assunto atti all’interno dell’iter amministrativo» di assunzione di comandante dei vigili. «Confido sempre nella giustizia - conclude il sindaco - nella speranza che alla fine chi mi ha denunciato ingiustamente paghi».

 

 

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