Autoscuola e sanzioni: «L’assembramento era fuori»
Risale a sabato l’arrivo del maresciallo dei carabinieri che, in transito di pattuglia, ha scorto un capannello di persone tutte concentrate davanti all’autoscuola di via Mantova, a Montichiari, e ha provveduto a sanzionare quanti erano da registro iscritti al corso appena terminato. Ben 28 autisti, oltre alla titolare dell’attività, che però già annuncia ricorso. Le ragioni - dopo la pubblicazione della notizia, seguita ad una nota della Compagnia Carabinieri di Desenzano - stanno in alcuni aspetti che, agli occhi dell’esercente, sono tutt’altro che di dettaglio.
«All’interno della mia autoscuola, all’arrivo del militare intervenuto, non c’era alcun assembramento. Lo stesso verbale attesta che nella hall e negli uffici c’erano solo tre persone, me compresa. Il corso era già terminato e i partecipanti si erano fermati all’esterno della mia autoscuola. Ma come posso esserne responsabile io?» chiede la titolare. Che aggiunge: «Quanto all’adeguatezza della mia scuola all’accogliere un elevato numero di utenti anche in tempo di pandemia, la certifica lo stesso ministero: nelle mie due aule possono essere presenti in tutto 35 corsisti, ben più dei 28 di sabato, tre dei quali non erano neppure più presenti all’arrivo dei militari. Eppure essendo i loro nomi sul registro attraverso il quale è stata acquisita la loro identità, sono stati sanzionati pure loro» contesta la donna.
«L’indicazione di 20 presenti posta all’ingresso si riferisce alla sola area accoglienza e uffici» prosegue. Quanto alla segnalazione dell’autoscuola alla Prefettura, la proprietaria non ha dubbi: «Faremo ricorso. Ma pensare che è la stessa Prefettura che ci autorizza ad esercitare».
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