Auto radiocomandate, Gabriele Paloschi medaglia di bronzo agli Europei
Qualora vi fossero dubbi, ora sono stati spazzati via: Gabriele Paloschi è un asso delle auto radiocomandate. Parlano i risultati. Dopo il trionfo a Miami (Florida) nel dicembre del 2022 in una delle più prestigiose gare del «circus» internazionale, il 20enne di Mairano - che ha ereditato la passione da papà Fabrizio - domenica è salito sul terzo gradino del podio ai Campionati europei di scena in Croazia.
Organizzata dalla Federazione continentale del settore, l’Efra, la competizione si è corsa nello specifico sul mini-autodromo «Ayrton Senna» di Zagabria. Qui, iscritto a partecipare nella categoria Gt8 – stavolta come portabandiera dell’Italia e non della Svizzera, come accaduto per problemi burocratici un anno fa nell’elvetica Lostallo -, il giovane della Bassa ha dato dimostrazione delle proprie abilità alla guida a distanza. Superando vari imprevisti nelle qualificazioni («Un po’ di sfortuna, niente di grave»), ha centrato successivamente l’accesso alla finale, senza nemmeno passare dai ripescaggi.
Affidandosi come al solito all’inseparabile vettura dall’inconfondibile livrea rosa shocking, non è comunque bastato registrare il secondo miglior tempo sul giro per assicurarsi la vittoria: nonostante una bella rimonta dal quinto posto sulla griglia di partenza, si è rivelato troppo forte il francese Alain Bernard Arnaldi, il quale ha concluso la prova dopo 143 giri del tracciato in 44’59”867. Alle sue spalle si è poi classificato il siciliano Rosario Giaimo, in ritardo di appena un secondo. Quindi il «gnaro» bresciano, che si è detto comunque soddisfatto della prestazione.
«Con validi avversari di livello, mai avrei pensato di concludere tra i primi tre – dice Gabriele -. Per l’esperienza vissuta, devo assolutamente rivolgere tanti grazie: in primis all’azienda Serpent e Giovanni Crea, alla famiglia Catanzani, nonché all’intero team Italia Amsci per il grande supporto. Non posso inoltre dimenticare i miei genitori e gli amici Alessandro e Mattia per essere venuti a sostenermi di persona. In ultimo, un grazie alla mia ragazza Carolina per il prezioso sostegno da casa».
Una volta rientrato a casa, il talento classe 2003 si coccola così la medaglia di bronzo appena messa in bacheca, sognando già il prossimo importante traguardo: «Quasi non ci credo e tremo al solo pensiero per l’eccitazione, ma ho prenotato la partecipazione ai Mondiali di Sydney di ottobre - svela entusiasta il ragazzo -. Un fantastico sogno che si avvera».
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