Auto nel fosso a Orzinuovi, l’addio a Samuel e al figlio Stephen

Un girasole fra le mani giunte e una lacrima a rigare il volto di una ragazzina. Nella sala del commiato «Casa dell’angelo» a Rudiano, dove da domenica sera sono state composte le salme del 51enne di nazionalità ghanese Samuel Adu Yeboah e del figlio 13enne Stephen, c’è un gran via vai di amici e parenti accorsi per dare l’ultimo saluto alle due vittime della strada.

«Erano persone ben integrate» sussurra commossa una rudianese. «Sembra quasi surreale, non si può morire così», le fa eco un’altra donna alle sue spalle.

La tragedia si è consumata nel comune di Orzinuovi, lungo via Francesca intorno alle 20 di un sabato sera come tanti, mentre padre e figlio stavano rincasando, a bordo della loro Honda, dopo aver passato il pomeriggio a casa di un amico di famiglia.

Forse la nebbia fittissima, forse l’asfalto bagnato, ma comunque una tragica fatalità, così la loro auto finita fuori strada si è ribaltata nel canale. Padre e figlio sono rimasti prigionieri di lamiere e acqua. All’arrivo dei soccorsi Samuel era già morto, per lui non c’è stato nulla da fare. I carabinieri hanno estratto il figlio di 13 anni e i soccorritori hanno tentato disperatamente di rianimarlo.

«Il dolore per queste due vite spezzate - dichiara il parroco di Rudiano don Endrio Bosio - è grande, un dramma che ha segnato nel profondo una comunità molto unita». I funerali delle due vittime della strada, battezzati a Rudiano, si terranno domani alle 14.30, molto probabilmente nella chiesa parrocchiale. Infatti, se la data è già stata stabilita, ancora da ufficializzare è invece il luogo dove si terrà la funzione.

Data l’alta affluenza di persone attesa per le esequie, l’Amministrazione comunale probabilmente, per rispettare le normative anti Covid, potrebbe decidere di spostere la cerimonia in un altro luogo. Una volta terminata la funzione il corteo proseguirà per la tumulazione che avverrà nel cimitero del paese. «Una tragedia immensa - questo il commento del sindaco Alfredo Bonetti - che ha colpito al cuore la nostra piccola comunità lasciando tutti sbigottiti».