Atleta 13enne va a Milano e fa perdere le proprie tracce
Giorni di ansia e paura per una famiglia, una squadra, una comunità. Da inizio settimana Adam Younis, 13enne nato in Ghana il giorno di Ferragosto del 2002 e che abita da qualche anno a Carpenedolo con la famiglia - papà, mamma e quattro fratelli più piccoli - non dà notizie di sé. Ai Carabinieri del paese è stata subito sporta denuncia e la notizia è stata diffusa dai social.
Adam ha 13 anni ma ne dimostra almeno 15; è alto all’incirca un metro e 70, si allena da un paio d’anni con l’Atletica Carpenedolo. I risultati sono buoni, l’adolescente promette bene nella velocità, nel lungo e nel peso.
Lunedì mattina, nell’alzarsi, i genitori trovano il suo letto vuoto. Qualche ora dopo arriva a papà - che lavora in un calzaturificio carpenedolese - una telefonata. «È l’Atletica Riccardi di Milano», raccontano il presidente dell’Atletica Carpenedolo, Giovanni Tellaroli e il segretario provinciale della Fidal, Rolando Perri. Spiegano che Adam avrebbe detto loro di essere un atleta, e chiesto di esser tesserato per la prestigiosa società che ha sede vicino all’Arena Civica di Parco Sempione.
«Dobbiamo chiedere alla tua famiglia» la naturale risposta della società. A quel punto il 13enne, forse impaurito dalle conseguenze o consapevole della marachella e timoroso di una punizione, scompare nel nulla.
Preoccupata e in ansia, la famiglia lancia l’appello: «Adam, torna a casa».
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