Assalto a Green Hill, dodici condanne tra gli animalisti
Il tribunale di Brescia ha condannato 12 dei 13 animalisti a processo per l’assalto all’allevamento di cani beagle Green Hill di Montichiari avvenuto il 28 aprile 2012. Le pene vanno da otto a dieci mesi. Una sola assoluzione. Il reato contestato è furto in concorso: gli attivisti avevano infatti prelevato una serie di cani presenti nell'allevamento.
«Auspichiamo che la Corte d'Appello possa valutare diversamente i fatti, alla luce dei successivi accadimenti nella struttura e relative vicende processuali».
Questo il primo commento della Lav, Lega anti vivisezione, alla condanna di 12 animalisti, per il reato di furto in concorso, emessa dal Tribunale di Brescia per l'assalto all'allevamento di Green Hill, nel Bresciano, del 28 aprile 2012. «Seppur rispettiamo quelle che sono le decisioni dell'Autorità giudiziaria ha aggiunto in una nota la Lav - riteniamo che questa sentenza vada a confliggere con il riconoscimento dell'animale quale soggetto, essere senziente e non res, e la conseguenza che gli attivisti coinvolti non hanno assolutamente rubato qualcosa ma piuttosto salvato vite animali da maltrattamenti e uccisioni».
La Lav ribadisce che gli animalisti sono stati condannati per aver «salvato più di una sessantina di cani beagle dall'allevamento per la vivisezione Green Hill a Montichiari, poi posto sotto sequestro per il delitto di
maltrattamento ed uccisione di animali il 17 luglio 2012».
Ricorda inoltre «che i titolari dell'allevamento e il medico veterinario di Green Hill sono stati condannati il 23 gennaio 2015 per i reati di uccisione e maltrattamento e l'allevamento ha poi definitivamente chiuso anche a seguito dell'approvazione della nuova normativa sulla sperimentazione animale che vieta allevamenti di cani allevati per la sperimentazione».
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