Bassa

Asgi e Fondazione Piccini: «Rimuovere il cartello»

Damiano Galletti (Cgil): «Danaro pubblico usato per campagna ideologica»
Cartello a Pontoglio
Cartello a Pontoglio
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«Può l’attività di comunicazione di un’Amministrazione comunale qualificare in modo ideologico o religioso il territorio amministrato? Ovviamente no, ma non è questa l’unica pecca dei cartelli posizionati a Pontoglio».

Damiano Galletti, segretario provinciale della Cgil, sottoscrive la lettera che l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione e la Fondazione Guido Piccini hanno inviato a Alesandro Giuseppe Seghezzi, sindaco di Pontoglio, per chiedergli di rimuovere il cartello sul «paese a cultura Occidentale e di profonda tradizione Cristiana».

«Tra violazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione - spiega Galletti -, in sole due righe l’Amministrazione comunale di Pontoglio ha sbaragliato il campo della concorrenza tra gli amministratori che usano denaro pubblico per campagne ideologiche che nulla hanno a che fare con il buon amministrare in modo responsabile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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